Cronaca

Cremona City Hub smantellata: restano Polo Tecnologico e residenziale

Se ne era già parlato, ma ora è diventato ufficiale: la Giunta di Cremona rinuncia a buona parte del programma integrato di intervento Cremona City Hub, stralciandolo quasi tutto, tranne che la parte relativa al Polo tecnologico e una parte del residenziale. A questo proposito la Giunta ha deciso nei giorni scorsi di abbiare il procedimento di verifica di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica (Vas), relativamente alla proposta di variante al programma originale, che era stato adottato dalla Giunta precedente nel marzo del 2014.

Nello specifico, la variante prevede l’esclusione dal Programma del Comparto 1 “Porta Urbana” e del Comparto 2 “Stadio” per i quali si conferma rispettivamente l’attuale destinazione a Parcheggio e area Servizi. Tale esclusione comporta una riduzione delle Superfici territoriali e delle volumetrie ripartite e previste nel Programma Integrato. In sostanza, dunque, quasi tutto rimarrà esattamente come è, a parte la costruzione del Polo tecnologico, che è ormai quasi cosa fatta, e l’a preparazione di un’area da adibire a residenziale.

La Variante propone inoltre una rimodulazione tra i Comparti 3 “Residenza” e 4 “Polo Tecnologico”, costruita sul mantenimento dell’attuale percorso di via del Macello. “Ciò consente di qualificare maggiormente il comparto quale Polo Tecnologico a servizio della città con un risparmio di costi inerenti le opere di urbanizzazione e l’eliminazione della necessità di operare permute di aree tra le proprietà (Aem Cremona SpA , Mediocredito Italiano e Comune di Cremona)” si legge nella relativa determina.

Il piano integrato di Intervento Cremona City Hub era nato per volontà della Giunta Perri come una sorta di porta della città verso nord-est, arrivando da via Persico e da via Mantova. segnare una tappa importante nel rilancio dell’ingresso alla città da nord est. Erano quattro i comparti previsti: porta urbana lungo via Mantova e nodo intermodale; rifacimento dello stadio con scopi polifunzionali ed annesse attività commerciali; area residenziale con 23mila mq di piano di calpestio in grado di produrre 200 alloggi; infine il polo tecnologico, l’unico che si sta concretizzando. La previsione aveva suscitato molte critiche, sia da parte del Pd allora in minoranza, sia da studi di architettura privati e associazioni.

lb

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