Cronaca

'Torrone, collaborativo il mercato, ma da Comune no informazioni su spostamento'

Confesercenti si scaglia contro il Comune per l’organizzazione della Festa del Torrone, con lo spostamento del mercato e assenza di informazioni a pochi giorni dall’evento. L’associazione “desidera stigmatizzare pesantemente il modus operandi dell’amministrazione comunale di Cremona circa la gestione della convivenza tra mercato e Festa torrone, in quanto nonostante quest’anno abbiano dimostrato (gli operatori e la nostra associazione) massima collaborazione (a differenza degli anni passati, segnati da forti proteste degli operatori del mercato e da noi stessi, totalmente contrari allo spostamento, ed ancora totalmente contrari per far posto agli stand del Torrone, spostamento che causa forti danni economici in un momento devastante economicamente)”, si legge in una nota firmata da Agostino Boschiroli, vicepresidente di Confesercenti Cremona.

“Nonostante questa collaborazione volta all’interesse della città intesa come struttura unica – si legge ancora -, in cui ogni attore deve fare la sua parte, a volte cedendo e a volte beneficiando, e dopo un lungo lavoro di mediazione da noi svolto con gli operatori, ad una settimana dall’evento gli operatori non hanno ricevuto alcuna notifica di spostamento, o via PEC dagli uffici, o cartacea da parte della polizia annonaria (che interpellata, non ha saputo dare informazioni ), utile a far sì che l’utenza del mercato fosse debitamente informata su dove saranno posizionati gli operatori, con i quali si è creata in decenni di lavoro una fidelizzazione utile sia al consumatore che all operatore stesso, per mantenere a livelli adeguati il fatturato”.

Confesercenti invita il Comune a riflette sull’accaduto: “Tenendo conto che non si parla di un solo spostamento, ma di tre, e considerando che il sabato, come per la sede fissa , è il giorno di maggior fatturato, è facile intuire a quale danno si rischia di incorrere, in questo momento storico economico devastante. Altresì è inaccettabile, che per un evento ampiamente preventivabile. la delibera di giunta venga emessa a soli 9 giorni dall’evento rendendo difficile il lavoro di tutti, e non compete a noi sapere chi e come della macchina comunale doveva essere celere. Nessuno chiede roboanti soluzioni ai problemi, altresì chiediamo una banale gestione delle situazioni quotidiane nell’interesse collettivo muovendosi per tempo. Noi, come operatori, la nostra parte l’abbiamo fatta dimostrando collaborazione e sacrificio per l’ennesima volta, altri si facciano un esame a livello politico amministrativo dirigenziale, per capire cosa significa interagire nell’interesse comune”.

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