Ex Macello: un polo tecnologico tre volte antisismico
Livelli di sicurezza contro i terremoti e difese ignifughe molto al di sopra dello standard per l’edificio in costruzione all’area rigenerata dell’Ex Macello.
Il nascente Polo Tecnologico è stato progettato per resistere a scosse di terremoto di livello notevolmente più alto rispetto alla classe sismica prevista dalle normative in materia di progettazioni nella città di Cremona. Questa scelta di tipo cautelativo equipara nella sostanza la salvaguardia del Nuovo Polo tecnologico agli “edifici sensibili”, che richiedono livelli di sicurezza tripli rispetto agli altri.
La costruzione che ospiterà il centro voluto e realizzato dal consorzio CRIT – Cremona Information Technology è stata infatti richiesta allo studio di progettazione Arkpabi di Palù e Bianchi secondo standard tecnologici e strutturali altissimi e ben superiori a quelli normalmente previsti dalla legge.
«Allo stesso tempo però – spiegano i progettisti – si è perseguito l’obiettivo di ottimizzare gli elementi utilizzati, impiegando sezioni adeguate a ciascuna parte dell’edificio, valutate secondo la classe di utilizzo e la funzione dei diversi padiglioni previsti». Le strutture del Polo sono realizzate in calcestruzzo armato, attraverso un sistema di prefabbricazione pesante.
Tutti gli elementi costitutivi del Polo presentano poi una classe di resistenza al fuoco molto elevata: i materiali e i componenti sono certificati EI 120, ma alcune porzioni, come l’autorimessa al piano terra, i cavedi impiantistici e i delicati locali server, garantiscono prestazioni estreme di risposta in caso di incendio, presentando caratteristiche EI 180, uno dei valori massimi di resistenza previsti per gli edifici.
Queste scelte tecniche garantiranno la sicurezza alle centinaia di operatori che popoleranno il Polo (fino a 600 persone), e assicureranno gli altissimi standard richiesti dalla presenza di data center e strumentazioni informatiche di elevato livello tecnologico. Per questi motivi l’edificio che ospiterà il Polo Tecnologico di Cremona sarà uno dei più sicuri e performanti anche in termini energetici, mai realizzati in città. Anche l’impronta architettonica significativa e caratterizzante rappresenterà, si auspica, in maniera evidente l’inizio di un nuovo percorso di sviluppo dell’intero comparto urbano in cui il Polo Tecnologico è inserito
La creazione del Polo avviene grazie a un intervento di rigenerazione urbana su una superficie di 13.000 mq (di cui 1.000 destinati al coworking Cobox, oggi già attivo in via dei Comizi Agrari). Della superficie, 7.000 mq saranno destinati a uffici e 6.000 mq a verde e parcheggi.
Alla costituzione del Polo, che rappresenta uno dei più rilevanti investimenti a Cremona negli ultimi anni, sta lavorando il Crit, un consorzio di aziende cremonesi del settore IT. oggi fanno parte del CRIT Gamm System, Incode, Linea Com, MailUp, Microdata Group. Presidente del consorzio è Carolina Cortellini, cofondatrice e amministratrice di Microdata, i consiglieri sono Gerardo Paloschi, direttore generale di Linea Com e Matteo Monfredini, presidente e CFO di MailUp.