Piscina Comunale, Lanfredi (M5S): 'No a privatizzazione dei servizi pubblici'
Non si placano le polemiche sulla vicenda della Piscina Comunale di Cremona: anche il Movimento 5 Stelle interviene infatti sul tema della gestione, prendendo le difese della Fin. “Nonostante la manifestazione d’ interesse per il rinnovo della convenzione, la Fin non ha ricevuto nessuna comunicazione che riscontrasse il prospettato iter amministrativo, per la redazione della nuova convenzione pluriennale” evidenzia il consigliere comunale Lucia Lanfredi. “La Fin aveva fornito tutti i dati per poter addivenire ad una nuova convenzione che eventualmente prevedesse nuove clausole contrattuali, ma ha saputo dell’abbandono della negoziazione solo attraverso i giornali”. Ne consegue che la Fin “ricorrerà presso gli organi preposti” continua Lanfredi. “Tutto ciò rimarca la ormai cronica mancanza di trasparenza di questa amministrazione”.
“I rapporti tra Fin e Comune di Cremona si sono sempre configurati in modo ben diverso rispetto a quello di un project financing che invece l’amministrazione sta portando avanti con Sport Management” continua il consigliere. E quali risultati porterebbe percorrere questa strada? Questo si chiedono i pentastellati, rimarcando che “il vincolo tra questa società e la comunità cremonese per 25 anni appare decisamente troppo pesante”.
“La predilezione per una scelta privatistica ci è già stata testimoniata da quella variazione di bilancio di circa 81.000 euro, durante il Consiglio Comunale del 26 settembre, accantonati dall’assessore Manzi, per fornire eventuale garanzia fideiussoria come richiesta per il mutuo che Sport Managenent andrebbe a richiedere alle banche, per fare il proprio investimento nell’area della Piscina Comunale” continua la consigliera.
“Ci si domanda primariamente se la privatizzazione dei servizi ai cittadini è parte fondante del programma elettorale del sindaco Galimberti e delle liste a suo sostegno; in secondo luogo ci si chiede come è possibile che un Comune come quello di Cremona, non abbia a disposizione circa 2 milioni di euro da investire per un servizio sportivo di pubblico interesse” conclude Lanfredi.
