Cronaca

Un 19enne e un 17enne arrestati dai carabinieri per scippi alle donne

Il Maggiore Propato e il 19enne arrestato

Due ragazzi, un maggiorenne e un minorenne, sono stati arrestati dai carabinieri per furto con strappo e rapina per alcuni degli scippi (talvolta in atto con violenza) che si sono consumati nei mesi scorsi tra Cremona e provincia. Ai domiciliari Lautaru Ionut, cittadino romeno 19enne residente a Cremona, e all’istituto penale minorile Beccaria di Milano è invece finito un 17enne. L’indagine è partita in primavera, quando a Castelverde una donna era stata avvicinata con una scusa e le era stata strappata via una collana da uno sconosciuto, poi fuggito in auto. Determinante l’avvistamento, qualche giorno dopo, dello stesso veicolo (una Peugeot 208) da parte della donna, pronta, nella seconda occasione, nel segnare la targa.

Da qui i militari sono partiti per l’investigazione, come spiegato nella caserma di viale Trento e Trieste dal Maggiore Livio Propato, comandante della compagnia cremonese dell’Arma. Il veicolo era intestato a una donna romena ma a bordo secondo gli archivi era stato sempre controllato il figlio, il 19enne.

A maggio, poche settimane dopo il colpo di Castelverde, uno scippo era stato poi registrato in città, in via Regina Teodolinda: via la collana ad una donna, che aveva tentato di reagire a due ragazzi, era caduta e si era rotta un dito. Un parroco l’aveva soccorsa e aveva rincorso i giovani in bici, riuscendo a bloccare uno di loro. Quest’ultimo inizialmente aveva cercato di negare il coinvolgimento, sostenendo di essersi messo alle calcagna dei malviventi, poi aveva chiamato il complice per farsi raggiungere. Al parroco i due giovani avevano successivamente intimato di allontanarsi, poi era scattata un’aggressione davanti alle resistenze del sacerdote. Quindi, la fuga.

Altro episodio a giugno a Casalpusterlengo, dove, in stazione, una donna era stata scippata da due ragazzi poi scappati su un treno. I carabinieri del posto avevano individuato i due – gli stessi poi arrestati dall’Arma cremonese – anche grazie alle telecamere. Il minore era finito in carcere minorile (anche per altri fatti pregressi) mentre per il più grande era stato deciso l’obbligo di firma.

I carabinieri della Compagnia di Cremona, sulla base degli elementi raccolti in provincia e con l’incrocio di tali elementi con i dati di Casalpusterlengo, sono arrivati al 19enne e al 17enne, riconosciuti dalle vittime. Per entrambi precedenti specifici. Per il più piccolo la Procura dei minori di Brescia (competente su Cremona) aveva già emesso un ordine di custodia in carcere l’8 agosto, mentre nelle scorse ore è arrivato dal Tribunale di Cremona (dopo la richiesta del pm Laura Patelli) l’ordine di arresto per il maggiorenne, finito martedì mattina ai domiciliari.

Le indagini non sono finite. Diversi colpi dello stesso tenore sono stati registrati o tentanti in provincia e fuori nei mesi scorsi. In fase di valutazione il possibile coinvolgimento dei due – che pare fossero soliti avvicinarsi con la scusa di una richiesta di informazioni – in altri episodi, magari nemmeno denunciati perché non andati a buon fine. L’Arma è pronta a raccogliere eventuali nuove testimonianze.

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