Pescavano di frodo con l'elettrostorditore: nei guai coppia di romeni
Pescavano di frodo con l’elettrostorditore. Ma sono stati individuati e fermati. Nei guai sono finiti due 30enni romeni: nei loro confronti è scattata una denuncia penale in procura ed è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.380 euro.
Pescavano di frodo con l’elettrostorditore. Ma sono stati individuati e fermati. Nei guai sono finiti due 30enni romeni: nei loro confronti è scattata una denuncia penale in procura ed è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.380 euro, proporzionale al numero degli esemplari catturati. L’episodio è accaduto ieri pomeriggio in territorio casalasco. I carabinieri di Piadena e gli agenti della polizia provinciale di Cremona guidati dal comandante Mauro Barborini e dal suo vice Massimo Pegorini si sono mossi grazie ad una segnalazione del sovrintendente della polizia provinciale Aldo Maffezzoni che poco prima aveva ricevuto un avviso da parte di alcuni locali sulla presenza sospetta di due persone a bordo di un gommone all’interno del canale Delmona. Il sospetto era che i due fossero pescatori di frodo. Sospetto che si è rivelato corretto: alle 18 i militari e gli agenti della provinciale hanno individuato la coppia che stava scendendo il fiume a bordo del gommone. I due, muniti di un elettrostorditore, avevano già pescato illegalmente diversi quintali di pesce. Rocambolesco il tentativo di fuga dei romeni, che alla vista delle forze dell’ordine hanno cercato di far perdere le loro tracce. Tutto inutile. Alla fine sono stati raggiunti, catturati e portati in caserma per l’identificazione. I pesci, trovati ancora vivi nel fondo del canotto, sono stati immediatamente liberati. Il canotto e le attrezzature per la pesca di frodo, compreso lo strumento che i romeni utilizzavano per lo stordimento della fauna ittica, alimentato da una grossa batteria per camion, sono stati sequestrati.
Sara Pizzorni