Calo import in provincia: -14,4%, la diminuzione più rilevante in Lombardia
In provincia di Cremona cala sensibilmente il valore delle importazioni tra 2015 e 2016. Tale diminuzione è la più rilevante del territorio lombardo. La Lombardia importa merci dal mondo per un valore che supera i 58 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2016, circa un terzo del totale italiano (32%): si tratta soprattutto di sostanze e prodotti chimici (14,4% dell’import), di computer ed elettronica (12,8%), di metalli e prodotti a base di metalli (11,3%). E se i principali Paesi fornitori europei di questi prodotti sono Germania e Francia per la chimica e Paesi Bassi per l’elettronica, la Cina è il secondo fornitore sia per computer ed elettronica, che per metalli. In crescita le importazioni di prodotti chimici dal Belgio, di apparecchi elettronici dal Vietnam e di metalli da Corea del Sud e Congo. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat, primi sei mesi del 2016 e del 2015.
Oltre la metà dell’import arriva a Milano, per un valore di 31 miliardi e mezzo. Seguono Bergamo e Brescia che superano i 4 miliardi, Pavia (3,6 miliardi), Monza e Brianza e Varese (3 miliardi). In crescita Lodi (+3,2%), Mantova (+2,7%) e Bergamo (+2,4%). In provincia di Cremona le importazioni nel 2016 valgono circa un miliardo e mezzo, con un calo del 14,4% rispetto al 2015.
Ecco cosa si importa maggiormente. A Varese e Como prodotti chimici ma anche tessili, a Sondrio alimentari, a Milano computer e apparecchi elettronici, a Bergamo sostanze chimiche e macchinari, a Brescia metalli e macchinari, a Pavia idrocarburi, a Cremona e Mantova prodotti in metallo e chimici, a Lecco metalli e macchinari, a Lodi elettronica e alimentari, a Monza chimici e metalli.