Avanzata dei licei sui tecnici Crisi demografica: 450 bimbi in meno nelle materne
Nonostante le richieste del mondo del lavoro continuino a sollecitare i giovani ad intraprendere studi tecnici, i licei restano le scuole preferite dai giovani cremonesi. Lo dimostrano i dati raccolti ed elaborati dall’ufficio statistica della Provincia di Cremona, relativi all’ anno 2015/16: 43% nei licei, 36% negli istituti tecnici, 21% negli istituti professionali.
In tutto, gli studenti delle superiori sono 16.184 (8.320 maschi e 7.864 femmine), così ripartiti: 15.658 (8.077 maschi e 7.581 femmine) nelle scuole statali; 526 (243 maschi e 283 femmine) nelle non statali. 7.678 gli studenti frequentanti gli istituti di Cremona; 7.470 quelli di Crema; 786 a Casalmaggiore e numeri decisamente più piccoli a Soresina (80), Pandino (107) e Soncino (63).
Numeri diversi quelli delle medie inferiori: 9.319 (4.961 maschi e 4.358 femmine) gli iscritti in provincia, di cui 8.905 (il 96%) nelle scuole statali, per 426 classi in tutto: 407 nelle scuole statali e 19 classi in istituti gestiti da privati e parificati. I ripetenti sono stati nell’ultimo anno scolastico 297 (190 maschi e 107 femmine), il 3% degli iscritti, quasi tutti provenienti dalle scuole statali.
I disabili sono 447, il 5% degli iscritti e frequentano quasi tutti le scuole statali. 1.621 i ragazzi stranieri nelle scuole medie, che rappresentano il 17% del totale: di questi, soltanto 12 erano iscritti nelle scuole non statali.
Percentuali simili nella scuola primaria (le elementari): qui gli alunni che necessitano di sostegno sono 564 (il 4% del totale) di cui 545 iscritti alle scuole statali e 19 in quelle non statali; i bambini di origine straniera sono invece 3.261, il 20%: anche qui la maggior parte nelle scuole statali (3.242). 15.936 gli studenti iscritti: 8.327 maschi e 7.609 femmine; di questi 14.718 studenti, il 92%, iscritto alle scuole statali e 1.218, l’ 8%, alle non statali.
Conferme preoccupanti dell’invecchiamento della popolazione vengono dalle iscrizioni nelle scuole dell’infanzia: se ormai la quasi totalità dei bambini in età pre-scolare le frequenta (8.960 bambini, il 93% della fascia d’età 3 – 5 anni) cala il numero complessivo: 445 iscritti in meno, corrispondente alla diminuzione di bimbi residenti della stessa fascia d’età (meno 251).
Le scuole dell’infanzia sono in tutto 140, 90 statali e 50 non statali e di queste 15 sono gestite direttamente dai comuni.
Le statali accolgono il 63% delle domande; quelle non statali il 37%. I disabili sono 169, di cui 127 iscritti alle scuole statali (il 75%) e 42 (il 25%) a quelle non statali. La scuola d’infanzia si conferma il primo asso di integrazione: 932 i bimbi stranieri frequentanti (il 22%) di cui 1.380 (il 71%) nelle scuole statali e 552 (il 29%) in quelle non statali.
g.biagi