Cronaca

Oltre 2 milioni di spesa per il Comune per i servizi prima gestiti da Aem

Ammonta a 2 milioni 319mila euro la cifra che il Comune sborsa quest’anno per i servizi strumentali svolti da “Servizi per Cremona”, operativa dal 1 aprile 2016, a seguito della revisione delle partecipate. Una srl creata dallo stesso Comune per sgravare Aem Spa da servizi che non venivano completamente remunerati dall’ente locale, tanto da costituire una delle cause dichiarate del debito milionario accumulato dalla municipalizzata. Un’operazione infatti, che fa parte del piano di risanamento di Aem descritto a suo tempo dal sindaco Galimberti come indispensabile per garantire la sopravvivenza dell’azienda.

Ora però quei costi sono interamente a carico del Comune. La loro entità è scritta nero sul bianco sul contratto di servizio stipulato tra l’ente e la società Servizi per Cremona. 137mila euro per sgombero e neve e antighiaccio; 507mila per l’illuminazione semaforica e dei varchi di accesso al centro storico; 545mila per la segnaletica stradale (orizzontale e verticale); 800mila per le manutenzioni di strade e marciapiedi, con annessi scavi e riempimenti. La voce di 300mila euro è imputata a “spese di gestione del contratto di servizio”. Dove trova questi soldi il Comune? In gran parte dalle multe e dalle contravvenzioni stradali, che finanziano non solo semafori e varchi ma anche parte della riparazione delle buche nell’asfalto. In misura inferiore, da monetizzazioni e oneri di urbanizzazione, entrate legate all’attività edilizia che si svolge sul territorio, di certo non florida e soprattutto non costante negli anni. La  cifra complessiva di 2 milioni e passa vale per il periodo 1 aprile – 31 dicembre 2016.

Non che prima il Comune fosse indenne da queste spese: quello che cambia è che da quest’anno è la newco costituita esclusivamente da fondi comunali a doversene fare carico, senza la possibilità di effettuare compensazioni che erano abituali nei rapporti con la propria municipalizzata, ma che non erano più sopportabili (questa la tesi dell’amministrazione in carica) per i conti di Aem. Per spalmare il più possibile i costi a carico del Comune, fin dal lancio di “Servizi per Cremona” l’assessore al Bilancio Manzi aveva auspicato che altri comuni, magari quelli più prossimi al capoluogo, entrassero come soci nella newco.

Giuliana Biagi

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