Camping di via del Sale: solo coop. campeggiatori concorre al bando
Convenzione agli sgoccioli per il camping in area golenale, che il 1 novembre chiuderà definitivamente. L'area diventerà parte integrante del parco al Po. Il gestore storico, la cooperativa campeggiatori cremonesi, è stata l'unica a partecipare al bando del Comune per la nuova area in via del Sale.
Una sola candidatura per concorrere al bando lanciato dal Comune per completare e gestire il nuovo campeggio di via del Sale. Nonostante vi fosse stato l’interessamento di diversi altri soggetti, alla fine entro i termini stabiliti ha presentato la propria offerta solo la Cooperativa Campeggiatori Cremonesi, gestore storico del camping al Po in area golenale. Il vecchio campeggio ormai ha i giorni contati: scaduta la convenzione pluriennale con il Comune, chiuderà definitivamente il 1 novembre e la sua area è destinata a diventare un tutt’uno con il parco del Po. La cooperativa è formata da 87 soci.
Il Comune nel bando aveva inserito la condizione che il soggetto gestore si facesse carico di un ampliamento della struttura del nuovo camping, attualmente ridotto al minimo. Nelle intenzioni della Cooperativa campeggiatori c’è quella di allargare l’attuale prefabbricato esistente, troppo piccolo per ospitare reception, bar e ristorante. Ma è necessario anche trovare degli accorgimenti per oscurare la visuale sull’area per garantire un minimo di privacy, essendo l’area a ridosso dell’argine maestro, molto frequentato, oltre ad aumentare nella parte ovest i bagni dotandoli di più docce. La cooperativa, inoltre, richiede una durata di concessione di 18 anni, per recupare i costi di un intervento che renderà l’area più fruibile e accattivante.
Il camping di via del Sale, esteso su quasi 24mila metri quadrati, ha una capacità base per 59 piazzuole per camper attrezzate con colonnine multifunzione per acqua ed energia elettrica, con parcheggio che può ospitare circa 20 auto, oltre a 2 stalli riservati ai disabili. La nuova struttura è costata circa ai 700mila euro ed è stata resa possibile grazie al finanziamento di 350mila euro ottenuto dal Comune di Cremona attraverso il bando regionale “L’attrattività territoriale integrata turistica e commerciale della Lombardia”.
Silvia Galli – Giuliana Biagi