Cronaca

Orti abusivi come discariche a cielo aperto dietro al Bosco dei nuovi nati

Da un ponticello di assi di legno delimitato da una rete di materasso utilizzata come cancello, con tanto di lucchetto, si prosegue lungo un sentiero fino ad un secondo cancello, dove tra mucchi di spazzatura, acquitrini, lamiere, cartoni, contenitori di plastica e di latta sorge una sorta di grandissimo orto, con insalata, pomodori e altre verdure. Non siamo nelle favelas brasiliane ma a Cremona, a neppure cinquanta metri dal Bosco dei nuovi nati, per il quale i lavori sono iniziati una ventina di giorni fa. Si tratta di orti abusivi, gestiti da cinesi, ma che hanno le sembianze di una vera e propria discarica a cielo aperto.

Sono ben nascosti e non visibili dalla strada: per raggiungerli bisogna percorrere un piccolo sentiero sterrato che parte da via Bredina e si inoltra nella boscaglia che costeggia un fossato (che arriva poi fino al Bosco dei nuovi nati) sporco e acquitrinoso. Ma se già la sporcizia lungo le rive del fosso balza subito all’occhio, inoltrandosi fino al cancello dell’ortaglia, lungo un percorso costellato di stivali di gomma, ciò che più impressiona sono le condizioni di questa area abusiva (zona ex Armaguerra): bacini di acqua utilizzata per innaffiare e prelevata probabilmente dal fosso, cumuli di ogni sorta di sporcizia, capanni improvvisati, senza contare topi e nutrie.

A segnalare la situazione il consigliere comunale Giorgio Everet (Forza Italia): “Assurdo che dietro a un bosco in cui si fanno inaugurazioni, feste e altro e che dovrebbe essere fruibile ai cittadini” evidenzia. “Siamo a due passi dal centro della città, a ridosso di abitazioni, e tra l’altro vicino ad un fossato decisamente sporco e insalubre. Il Comune dovrebbe intervenire per bonificare la zona e smantellare le ortaglie abusive”.

Laura Bosio

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