Cronaca

Statua dei Due Ercoli restituita alla città dopo il restauro

Il gruppo scultoreo dei “Due Ercoli” è stato restituito alla città. Nel corso di una cerimonia, sobria ma carica di significato, oggi pomeriggio, sotto la Loggia dei Militi di piazza del Comune, è stata tolta la copertura che ancora celava questo monumento, ritornato visibile nella sua integrità. Erano presenti il sindaco Gianluca Galimberti, l’assessore alla Rigenerazione Urbana e Città Vivibile Barbara Manfredini e Simona Bonaldi, Amministratore Delegato del Gruppo Bonaldi di Bergamo, che ha finanziato il 50% del costo del restauro.

Accanto a loro l’intera squadra che si è occupata dell’intervento, l’architetto Ruggero Carletti, dirigente del Settore Progettazione, Rigenerazione urbana e Manutenzione del Comune che, insieme all’architetto Cristina Tonoli, ha supervisionato l’intera operazione, le restauratrici Alessandra Ragazzoni e Alberta Carena, Michele Bernardi, che per conto del Comune ha elaborato il progetto e la ricerca storico-artistica, infine il maestro fabbro Massimo Braga, titolare della ditta omonima di Pieve San Giacomo.

“Prendersi cura della bellezza, riscoprendo la nostra storia, genera vitalità, economia e futuro. Dietro questo restauro, infatti, ci sono le nostre imprese, i nostri artigiani e il nostro saper fare. Con il gruppo Bonaldi con cui stiamo collaborando anche sulla mostra Torriani, abbiamo restaurato e restituito ai cremonesi il simbolo della città”, questo il commento del sindaco Gianluca Galimberti che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al buon esito dell’opera. Un lavoro di squadra, ha sottolineato dal canto suo l’assessora Barbara Manfredini, a dimostrazione delle capacità artigianali ed artistiche presenti sul nostro territorio. Un ottimo risultato per Simona Bonaldi, frutto della sinergia tra pubblico e privato sulla quale è necessario sempre più puntare per il futuro.

Dopo l’intervento di restauro condotto parte in laboratorio e parte sul posto, il 20 settembre scorso era stata riposizionata la corona che sormonta il fastigio dello stemma di Cremona, rappresentante il simbolo della città stessa sorretto da due statue di Ercole contrapposte. Il 2 maggio 2015, a seguito di un atto vandalico, la corona era caduta a terra frantumandosi in vari pezzi. Per la sua ricostruzione venne allora contattata la compagnia assicuratrice che tutela il patrimonio comunale per la copertura economica del danno, copertura che però non è risultata sufficiente ad affrontare la spesa complessiva del ripristino.

Il Gruppo Bonaldi di Bergamo, si propose per il restauro del gruppo scultoreo danneggiato. Grazie a tale sostegno è stato possibile avviare l’intervento che è stato eseguito dalla ditta Carena Alberta & Ragazzoni Alessandra snc di Cremona sotto la supervisione dei tecnici comunali Ruggero Carletti. Il costo complessivo di 11.279,00 euro è stato sostenuto al 50% dallo sponsor privato.

Come ha spiegato Alessandra Ragazzoni, una delle restauratrici, la corona, del peso di ben 150 chili, è stata ricostruita in laboratorio e non sul posto per la sicurezza dell’opera e per esigenze tecniche, in base al progetto e alla ricerca storico-artistica elaborati dal collaboratore del Comune Michele Bernardi. I pezzi più grandi sono stati assemblati con perni in acciaio e sono stati riattaccate le parti più piccole. Si è poi proceduto con l’intervento del fabbro Massimo Braga che ha realizzato una struttura in acciaio per ancorare la corona al gruppo scultoreo. Avvenuta la ricollocazione della corona, l’intervento si è concluso in questi giorni con le necessarie rifiniture e ripuliture.

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