Cronaca

Dai giardini pubblici a piazza Lodi, una latrina a cielo aperto

Niente da fare, se scappa, scappa. E succede spesso in piazza Lodi e ai Giardini pubblici, due zone centralissime dove proprio non si riesce a mettere una toppa alla cattiva usanza degli orinatoi a cielo aperto. Angoli di strada puzzolenti, macchie inequivocabili sui muri, o dietro le piante, se ci sono. Le testimonianze vengono dall’esperienza diretta dei cittadini, amplificata sui canali social (vedi la pagina facebook ‘Non sei cremonese se…’) ma non riescono a smuovere la coscienza comune.

A partire da piazza Lodi, dove spesso la mattina si percepisce un forte odore di urina, probabilmente quel che resta di bivacchi notturni, come segnalato anche sui social da diversi cittadini ormai esasperati. Come esasperati sono anche i negozianti della zona, che quotidianamente si trovano a dover ripulire la propria vetrina o i marciapiedi prospicenti. Una situazione che prosegue anche in corso Mazzini, dove addirittura si trovano tracce di escrementi umani contro i muri, accanto alle numerose macchie di pipì che campeggiano qua e là.

E ancora, problemi anche in piazza Roma, specialmente accanto alla casetta del custode, dove le mamme spesso utilizzano l’angolo a destra, sotto la scala, come latrina per i propri figli, pur di non farli andare nel bagno chimico che spesso è intasato. Ma anche sotto le montagnole, dove l’odore di urina è spesso molto forte. Per non parlare dei numerosi vicoletti del centro storico già insozzati dal guano di piccione, dove spesso i muri vengono utilizzati come bagno improvvisato.

L’assessorato all’Ambiente ha un bel daffare a sollecitare il senso civico degli abitanti dei quartieri più periferici, mobilitati anche lo scorso week end, con guanti, ramazze e sacchetti, per raccogliere la sporcizia allo slogan di puliamo il mondo. Diciamo la verità: anche in questi casi virtuosi, i cittadini che realmente si mobilitano non sono molti e ad indossare le pettorine gialle di Legambiente sono perlopiù consiglieri comunali, qualche membro attivo dei Comitati di Quartiere o, come nel caso di domenica a Picenengo, gli ospiti del centro di accoglienza. Ammirevole anche l’impegno di alcune scolaresche che la scorsa settimana hanno dato linfa alla campagna contro l’abbandono dei mozziconi di sigaretta. Buona campagna educativa, ma assolutamente insufficiente a risolvere il problema:  in centro città tutto è più difficile, fare comunità è quasi impossibile, vista l’ampiezza dei confini del quartiere e le diverse esigenze. I problemi di igiene ambientale sono soverchianti rispetto a qualsiasi forma di volontariato. In barba ai costi della raccolta rifiuti che non accennano a diminuire, nonostante le promesse fatte con l’introduzione della differenziata spinta.

gb-lb

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...