Derby, nessuno scontro L’imponente servizio d’ordine ha funzionato
Alla fine l’imponente servizio d’ordine organizzato dalla Questura per il temuto Derby del Po tra Cremonese e Piacenza ha fatto centro. A parte le solite provocazioni e sfottò, tra le due tifoserie non ci sono stati scontri fisici. Resta l'amarezza per la sconfitta.
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Alla fine l’imponente servizio d’ordine organizzato dalla Questura per il temuto Derby del Po tra Cremonese e Piacenza ha fatto centro. A parte le solite provocazioni e sfottò, tra le due tifoserie non ci sono stati scontri fisici. Tutto è andato per il meglio. Impossibile, per i due gruppi avversari, venire a contatto nei pressi dello stadio. Le forze dell’ordine hanno fatto sì che cremonesi e piacentini non potessero incontrarsi. Alla fine della partita sono stati fatti defluire prima i cremonesi, e poi gli emiliani, scortati alle proprie auto e ai quattro pullman che li attendevano appena fuori dall’impianto sportivo. 500 i piacentini arrivati in una Cremona ‘blindata’ per assistere al derby. 300 le forze dell’ordine, tra polizia, carabinieri, polizia locale e rinforzi arrivati da Milano, a garantire la sicurezza, sia allo stadio che nelle principali vie di accesso alla città. Ai cremonesi, resta l’amarezza per la sconfitta: il derby si è concluso con la vittoria dei piacentini per due gol a uno.
Laura Bosio e Sara Pizzorni