Cronaca

Cc, nuovo comandante per Nucleo investigativo: 'Lotta contro furti e truffe'

Il tenente colonnello Lenti e il maggiore de Leporini

Impegno contro furti e truffe. Ma anche contro lo spaccio di droga, l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico, il bullismo e la violenza sulle donne. Sono le linee guida tracciate dal nuovo comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri, il maggiore Claudio de Leporini, che venerdì mattina si è presentato ufficialmente alla città nella caserma di viale Trento e Trieste.

De Leporini, 34enne, originario di Udine, proviene dalla Compagnia dei carabinieri di Sondrio, che ha comandato per sei anni. L’ufficiale sostituisce il capitano Valentino Iacovacci, arrivato a Cremona nel 2013 e trasferito al Comando della Compagnia di Sora, in provincia di Frosinone. Il maggiore de Leporini, laureato in Giurisprudenza, dopo gli studi militari presso la Scuola Militare Teulie’ di Milano, l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, ha prestato servizio, come comandante di plotone impiegato in servizi di ordine pubblico, al 1° Battaglione Mobile “Piemonte” a Moncalieri (Torino) e, successivamente, ha comandato il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Barletta.

“Un acquisto importante – ha dichiarato il comandante provinciale dell’Arma, il tenente colonnello Cesare Lenti – con un grado ampiamente adeguato all’incarico. Non è un momento facile per la provincia dal punto di vista della criminalità. Necessario proseguire con indagini su alcune fenomenologie come in passato. Il maggiore de Leporini ha già incontrato le principali autorità locali. Ora inizierà, spero proficuamente, il suo lavoro”.

“Negli ultimi giorni ho cominciato a rendermi conto della situazione e delle problematiche – ha spiegato il nuovo comandante del Nucleo investigativo -. So che il reparto ha lavorato bene in passato e lavorerò per mantenere gli standard e migliorarli. La situazione della criminalità è abbastanza sotto controllo. Non mi risultano problematiche di grave entità”. “Bisogna lavorare sugli atti predatori – ha proseguito il maggiore de Leporini -, che colpiscono in profondità le persone. Il riferimento è ai furti in casa. Un punto su cui cercheremo un contrasto efficace. Poi c’è lo spaccio e il consumo di stupefacenti da tenere in considerazione, una piaga per quello che ne consegue e per chi fa uso di droga. Lavoreremo anche per tenere monitorata la questione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico. E attenzione alle vittime vulnerabili, come nel caso delle truffe agli anziani, del bullismo che coinvolge i giovani, degli atti persecutori nei confronti delle donne e dei maltrattamenti in famiglia”.

Tra le indagini più rilevanti di cui si è occupato il maggiore de Leporini, un’inchiesta contro rapinatori di banche e uffici postali a Barletta. A Sondrio si è occupato di contrasto allo spaccio di droga e ai furti: “Anche grazie alla tipologia del territorio e delle vie di fuga, diverse volte sono dopo furti sono stati bloccati i ladri, si trattava di bande che venivano da fuori”.

I furti sono generalmente in calo nel nostro territorio, ha spiegato il comandante provinciale Lenti, e si spera che il trend continui. L’estate, come di consueto, è stata caratterizzata da una diminuzione dei colpi e con l’arrivo dell’autunno è possibile che il fenomeno torni su livelli più elevati. Anche per questo l’attenzione deve restare alta.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...