Cronaca

Nel Piano regionale Mobilità e Trasporti autostrada Cr- Mn e raddoppio ferroviario

E’ stato approvato questo pomeriggio non senza contestazioni il Piano della Mobilità di Regione Lombardia, che tra le varie cose mette in calendario il raddoppio di alcuni pezzi della tratta ferroviaria Milano-Cremona-Mantova e la realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova.

“Un documento atteso da tempo – ha dichiarato Carlo Malvezzi, consigliere regionale di Lombardia Popolare – nel quale sono inseriti importanti interventi che riguardano Cremona e il suo territorio, a cominciare dalla conferma dell’autostrada regionale Cremona-Mantova, sulla cui utilità hanno convenuto da tempo i protagonisti pubblici e privati e le associazioni di categoria del Cremonese, col supporto di studi, analisi e valutazioni che hanno accompagnato le varie fasi di stesura del progetto”.

“Una importante novità – prosegue Malvezzi – riguarda la ‘completa riqualificazione a carreggiate separate nel tratto Cremona-Crema, anche ricorrendo a forme di partenariato pubblico-privato, del collegamento stradale tra Milano e Cremona (SP ex SS 415 “Paullese”)’. Ciò al fine di rendere ancor più veloce e sicuro il collegamento con Crema e con Milano: una vera arteria al servizio di tutto il territorio provinciale. La previsione dello studio di fattibilità è stato previsto grazie ad un emendamento a mia firma approvato dal consiglio.”

“Società Autostrade Centropadane – continua Malvezzi – ha la possibilità di dimostrare il proprio impegno per il territorio, realizzando lo studio di fattibilità utilizzando le proprie competenze progettuali e gestionali. Inviterò il Consiglio di Amministrazione ad impegnarsi in questa direzione auspicando che i soci cremonesi (Comune e Provincia) non si limitino ad utilizzare la società come bancomat per sanare i propri bilanci ma la valorizzino per la sua vera missione: supportare lo sviluppo del territorio”.

Conferme significative anche sul versante del trasporto su ferro. “Il Programma regionale – spiega Malvezzi – prevede la riqualificazione della Milano-Codogno-Cremona-Mantova con il raddoppio, anche in modo selettivo, delle tratte ferroviarie da Codogno a Cremona e da Cremona a Mantova, così da migliorare la qualità e la regolarità del servizio. È previsto anche il prolungamento dei servizi regionali Cremona-Treviglio a Milano senza rottura di carico a Treviglio e il prolungamento e la velocizzazione dei servizi Brescia-Cremona fino a Piacenza e a Genova”.

Infine, Malvezzi precisa che il Programma “promuove la valorizzazione del Porto di Cremona (e del correlato terminal ferroviario) e della navigazione sul Po, così da favorire lo sviluppo del traffico merci attraverso modalità a basso impatto ambientale.”.

Oltre alla propria soddisfazione, Malvezzi assicura “il massimo impegno affinché le indicazioni contenute nel Programma regionale per il territorio cremonese diventino poi realtà concreta”.

Critiche e bocciatura arrivano dal Pd e dal Movimento 5 Stelle. “Il Prmt, così come pensato dalla Giunta, è un piano che non fa scelte e si limita a elencare delle questioni senza indicare strategie, priorità e risorse – dichiara il consigliere Agostino Alloni (Pd) -. E’  una mappatura dell’esistente e non un piano strategico con una visione del futuro di questa regione. La giunta Maroni progetta nuove autostrade per 315 chilometri ma dimentica di puntare con coraggio su interventi infrastrutturali sul trasporto ferroviario. Anche questa volta la cura del ferro viene rimandata a data da destinarsi. Per di più non bastano i nostri emendamenti approvati su raddoppi ferroviari in particolare quello relativo alla Codogno-Mantova e Cremona–Olmeneta per farci cambiare idea su un piano insufficiente e inadeguato ad affrontare i bisogni reali della mobilità. Leggendo il documento si ha la sensazione che si snobbi ancora una volta il Sud Lombardia e si guardi solamente allo sviluppo di determinate parti della Regione”. Alloni definisce, infine, “molto deboli gli obiettivi e i progetti che riguardano la navigabilità  del Fiume Po nonostante le promesse fatte da Maroni  e dall’assessore  Beccalossi  6 mesi fa a Cremona, davanti all’assemblea  di Confindustria  e successivamente al tavolo convocato ad hoc in Camera di commercio”.

Critiche anche più pesanti da Andrea Fiasconaro, la cui proposta di stralciare il progetto di autostrada regionale Cremona-Mantova dal Programma di Mobilità e Trasporti è stata bocciata anche a causa anche del voto contrario del Pd. “Siamo di fronte all’ennesimo inganno da parte di Maroni ai cittadini mantovani e cremonesi” evidenzia Fiasconaro. “Si continua a promettere un’autostrada irrealizzabile. Per prima cosa lo stesso Programma di mobilità chiarisce che nell’immediato futuro sarà necessario investire nel trasporto collettivo mentre Maroni propone di investire risorse pubbliche solo nell’asfalto”.

Nel dettaglio del progetto Cremona-Mantova “siamo di fronte a un’opera che costerà un miliardo e ottanta milioni di euro, progettata nel 2003 e secondo i dati ad oggi disponibili priva dei flussi di traffico utili a sostenere la sua realizzazione, dunque il progetto è fermo. Per non parlare della connessione con l’autostrada Tirreno-Brennero, opera sulla cui realizzazione regna la stessa incertezza finanziaria della Cremona-Mantova”.

“Il Concessionario non ha ancora ufficializzato modifiche al tracciato e al progetto nonostante quanto letto sui giornali nei mesi scorsi” continua Fiasconaro. “Tutto è fermo e il costo, lievitato di oltre il 40% rispetto alle previsioni iniziali, rimane, come attestato anche dal Prmt, di oltre un miliardo di euro e quindi insostenibile. Chi mai finanzierà quest’opera? La regione si è impegnata a contribuire con 108 milioni di euro, ma che senso ha spendere questi soldi dei cittadini per un progetto ormai al palo da un decennio? La nostra proposta è quella di cambiare prospettiva, seguire quanto dice lo stesso PRMT e cioè investire in trasporto pubblico, ma soprattutto concentrare le risorse regionali, e quindi i soldi dei cittadini, per migliorare le strade esistenti tra Mantova e Cremona. Incominciamo con quei 108 milioni di euro, investiamoli nel sistema tangenziale migliorando l’asse viario esistente di cui tutti conosciamo le criticità”.

IL PIANO

Incremento dell’offerta del servizio ferroviario regionale del 20%, del trasporto pubblico su ferro del 19% e del trasporto pubblico su gomma del 5%, con una riduzione del trasporto privato su strada del 7%. Sono gli obiettivi che si propone di raggiungere il nuovo Piano regionale della Mobilità e dei Trasporti. I nuovi interventi programmati dovrebbero portare a un incremento della velocità media di percorrenza sulla rete extraurbana da 49 a 52 chilometri orari riducendo del 6% i tempi complessivi di viaggio. Inoltre si prevede una diminuzione dell’emissione di sostanze inquinanti atmosferiche da 17,8 milioni di tonnellate annue a 16,8: il solo valore del PM10 dovrebbe calare del 20%.

Per il potenziamento del servizio ferroviario e del trasporto pubblico locale il Piano calcola investimenti economici di circa 15 miliardi di euro, ai quali si aggiungono 300 milioni di euro per i costi di esercizio: si ipotizzano risparmi di quasi 600 milioni di euro all’anno per la riduzione dei tempi di viaggio delle persone e di 200 milioni per quella delle merci, con l’aggiunta di altri 50 milioni di risparmio sui costi sociali determinati dalla riduzione degli incidenti stradali, quantificata nel 23%.

 

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