Cronaca

Il ginecologo Rigolli in Sierra Leone per 'Medici con l'Africa'

Partirà giovedì mattina da Cremona il dottor Alberto Rigolli, ginecologo dell'Ospedale di Cremona che lavorerà due anni in Sierra Leone a supporto dell'associazione ”Medici con l'Africa Cuamm”.

Da sinistra: Riccardi, Rossi, Rigolli

Nella sua valigia non mancheranno una vita di ricordi e la sua passione (ed esperienza) lavorativa. Partirà giovedì mattina da Cremona il dottor Alberto Rigolli, ginecologo dell’Ospedale di Cremona che lavorerà due anni in Sierra Leone a supporto dell’associazione ”Medici con l’Africa Cuamm”. Porterà servizio all’interno del Princess Christian Maternity Hospital di Freetown, la più importante realtà in tema di maternità del Paese, che deve ripartire dopo Ebola. Una nuova importante sfida quella che Alberto Rigolli dovrà affrontare, forte anche della sua lunga esperienza in Italia ed in Africa, tra Tanzania, Uganda e Sierra Leone. “Conosco Medici con l’Africa Cuamm da quando ero ragazzo” dice Rigolli “e so che il lavoro che mi aspetta da domani sarà molto impegnativo”. Sarà impegnativo perchè laggiù, in quell’ospedale, ogni mese muoiono in media 20 madri e 70 neonati e ci sono oltre 5000 parti l’anno. “Siamo dispiaciuti ma allo stesso tempo orgogliosi di questa partenza e il dottor Rigolli avrà sempre il nostro supporto” ha detto Camillo Rossi, direttore generale dell’ASST Cremona. Infine parole di elogio per l’esperienza del medico cremonese sono arrivate anche da Aldo Riccardi, direttore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia di Cremona: “Rigolli ha lavorato davvero fino all’ultimo, fino a stanotte, e quando avrà bisogno di me io ci sarò per consigli e consulti”.

Fband

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