Cronaca

Rapinano negozio di formaggi a Cingia de Botti e si nascondono in un bar: arrestati dai carabinieri

Due giovani sono finiti in manette per aver rapinato una rivendita di formaggi a Cingia de Botti. Si tratta di S.A., albanese 31enne residente a Cremona e F.A., ragazza italiana di 23 anni di Monticelli d’Ongina. I fatti – come spiega il comandante dei Carabinieri di Casalmaggiore, maggiore Cristiano Spadano – risalgono alle 11.30 di giovedì mattina quando la coppia si è introdotta nel negozio, situato in località Ca’ de’ Corti, mettendo a soqquadro la merce esposta così da costringere gli anziani titolari ad allontanarsi dal bancone. Ne è seguita una breve colluttazione in cui i proprietari del negozio sono stati spintonati e strattonati dal giovane albanese, mentre la compagna italiana ha scavalcato il bancone per appropriarsi dell’incasso di circa 600 euro.

In pochi  istanti i malfattori sono riusciti a darsi alla fuga a bordo di un’autovettura Alfa Romeo 156 sw di colore grigio. Le vittime hanno immediatamente lanciato l’allarme e sul posto sono giunte pattuglie dei carabinieri che hanno acquisito la descrizione dei rapinatori, per poi diramarla su tutto il territorio cremonese. Sulle loro tracce si sono messi i carabinieri di Casalmaggiore, Scandolara Ravara, Sospiro, San Daniele Po e Solarolo Rainerio. La vettura usata per la fuga è stata avvistata poco dopo lungo la via Giuseppina, in direzione Cremona.

L’immediato intervento delle pattuglie impegnate nelle ricerche, ha consentito di rintracciare e bloccare la coppia corrispondente alla descrizione fornita dalle vittime all’interno di un bar di Sospiro, ove evidentemente i due erano convinti di eludere eventuali controlli confondendosi tra gli abituali avventori.

Condotti in caserma, sono stati sottoposti a perquisizione personale, grazie alla quale gli uomini dell’Arma hanno ritrovato, occultata nel reggiseno della donna, buona parte del bottino, pari a euro 480. Un successivo riconoscimento fotografico ha eliminato poi ogni dubbio circa l’identificazione degli autori della rapina – tra l’altro già gravati da numerosi precedenti penali per violazione delle norme sugli stupefacenti e reati contro il patrimonio – e pertanto, dopo le formalità di rito, il pubblico ministero di turno, Ignazio Abbadessa, ne ha disposto la custodia cautelare nel carcere di Cremona per l’uomo e presso il carcere femminile di Brescia per la sua complice.

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