Cronaca

Serra di marijuana nel garage di casa, arrestati coniugi di Rivolta d'Adda

Due coniugi di Rivolta d’Adda sono finiti in manette per detenzione e coltivazione di stupefacenti. La vicenda risale alla notte del 31 agosto, mentre i carabinieri della stazione del paese stavano portando avanti un servizio di perlustrazione delle vie del paese a passo d’uomo, allo scopo di prevenire e reprimere reati contro il patrimonio. Intorno alle 23 hanno sentito delle urla femminili provenire da un appartamento.

Temendo che una donna fosse vittima di maltrattamenti da parte del coniuge, i militari hanno deciso di suonare al campanello di casa. Alla porta ha aperto una donna 40 enne la quale ha rassicurato i carabinieri che non era successo nulla. Non convinti, i militari hanno deciso di entrare a controllare. Nell’appartamento c’era anche il marito, un 54 enne del posto, il quale si è mostrato particolarmente preoccupato dalla presenza dei militari.

Ispezionando i vani della casa, i militari hanno quindi notato la presenza di alcune foglie di marijuana e chiesto spiegazioni all’uomo, il quale si è giustificato asserendo di farne uso personale e consegnando ai carabinieri un involucro di cellophane contenente 5 grammi di canapa indica. I carabinieri hanno però deciso di procedere alla perquisizione locale della casa della coppia, genitori di due figli piccoli, scoprendo che nel garage era presente una intercapedine all’interno della quale era allestita una serra con tanto di luci, un sistema di ventilazione ed irrigazione, adibita a coltivazione della marijuana.

Ritornati in casa, hanno rinvenuto sopra all’armadio una borsa da donna contenente alcuni involucri di cellophane con oltre 500 grammi del medesimo stupefacente.  La droga e la serra sono stati posti sotto sequestro.

La coppia è quindi stata portata in caserma e arrestata arresto per detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti in concorso e su disposizione del pubblico ministero della Procura di Cremona sono stati messi agli arresti domiciliari. Ieri mattina si è svolta la convalida dell’arresto e su richiesta dei legali fissato il processo per il 21 settembre. L’uomo è stato rimesso agli arresti domiciliari, in quanto censurato per lo stesso tipo di reato, mentre la donna è stata rimessa in libertà. Il Tribunale dei Minorenni di Brescia verrà interessato per valutare la potestà dei due genitori sui figli minorenni.

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