Cronaca

In escandescenze in Questura, fratelli tunisini in arresto

Due fratelli tunisini sono stati arrestati per violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale nella notte tra domenica e lunedì. A procedere è stata la polizia, dopo un controllo in piazza Roma. Uno dei due tunisini, F.S., classe ’96, con alle spalle diversi precedenti, ha iniziato ad assumere un atteggiamento ostile nei confronti degli agenti che lo stavano informando che per lui sarebbe scattato il provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio e che sarebbe stato multato per ubriachezza molesta. Per tutta risposta, l’uomo ha dato in escandescenze, scagliandosi contro uno degli operatori. Il tunisino è stato bloccato dai colleghi che lo hanno caricato sull’auto di servizio e lo hanno accompagnato in Questura. Anche qui l’uomo ha continuato ad inveire nei confronti degli agenti con frasi offensive e provocatorie. A creare problemi ci si è messo anche il fratello del tunisino, F.N., classe 1993, che ha inveito contro i poliziotti chiedendo l’immediato rilascio del fratello. F.N. è stato riconosciuto come soggetto già gravato da numerose segnalazioni per oltraggio a pubblico ufficiale e reati contro il patrimonio e destinatario di un provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Cremona, motivo per il quale è stato denunciato. La sua reazione è stata violenta, tanto che si è scagliato contro gli operatori che a fatica sono riusciti a contenerlo. Poi è intervento anche il fratello, facendo nascere una colluttazione tra gli agenti e i due stranieri. Alla fine i due fratelli sono stati immobilizzati ed ammanettati con le accuse di violenza, resistenza, minaccia, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. In seguito alla perquisizione personale, F.S. è stato anche trovato in possesso di circa un grammo di hashish, ed è quindi stato segnalato alla Prefettura come assuntore, mentre F.N. è stato denunciato a piede libero per violazione del divieto di ritorno nel Comune di Cremona. Questa mattina i due tunisini sono stati processati per direttissima. A F.N. è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora a Cremona e provincia, ed entrambi sono stati rimessi in libertà in attesa del processo rinviato al 22 settembre prossimo. Nei confronti di F.S. è stato adottato il provvedimento del Questore di Cremona di rimpatrio con foglio di via.

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