Cronaca

Dal Comune lotta al consumo di suolo: 'Puntare sulla riqualificazione dell'esistente'

La Giunta di Cremona sta portando avanti con cautela gli obiettivi della riduzione del consumo di suolo. Se da un lato si cerca di andare verso una riduzione delle nuove costruzioni – seppure con la criticità di una legge regionale che non consente in questa fase di ridurre gli ambiti di trasformazione, in quanto è previsto un periodo di tempo in cui possono presentare dei progetti attuativi (periodi che scadono l’anno prossimo) – dall’altro “non si vuole ingessare troppo un’attività edilizia che è già in grande difficoltà” evidenzia l’assessore Andrea Virgilio. Lo dimostra il fatto che diversi ambiti di trasformazione già previsti sulla carta faticano poi a decollare (vedi il progetto dello spostamento della Lidl di via del Macello o della nuova area residenziale di via Flaminia). Qualche azione concreta è già stata fatta, come “lo stralcio della strada sud dal Pgt”, ma, con un po’ di cautela. “Non ci sembra giusto mettere i bastoni tra le ruote alla realizzazione di nuove aree commerciali medie (supermercati), che comunque creano posti di lavoro e non vanno a influire sulle attività commerciali del centro storico” spiega Virgilio.

Intanto, sul consumo di suolo, il Dup approvato dalla Giunta promuove la realizzazione di una mappatura, denominata “Carta del consumo di suolo”, della superficie agricola, (compreso il grado di utilizzo agricolo dei suoli e le loro peculiarità pedologiche, naturalistiche e paesaggistiche), delle aree dismesse, da bonificare, degradate, inutilizzate e sottoutilizzate, dei lotti liberi, delle superfici oggetto di progetti di recupero o di rigenerazione urbana. “L’approvazione della Carta del consumo di suolo costituisce presupposto necessario e vincolante per la realizzazione di interventi edificatori, sia pubblici sia privati, sia residenziali, sia di servizi sia di attività produttive, comportanti, anche solo parzialmente, consumo di nuovo suolo” evidenzia il documento.

In futuro le esigenze insediative devono cambiare, secondo una visione di lungo periodo dell’amministrazione. “E’ necessario allinearsi ad un nuovo concetto di sviluppo in grado di soddisfare le esigenze insediative attraverso una rigenerazione degli spazi già urbanizzati e in grado di preservare le risorse territoriali non rinnovabili, in modo particolare il suolo”.

Per il 2017 verrà realizzata una analisi e conoscenza delle problematiche: il mercato immobiliare e dell’invenduto”; le volumetrie pianificate e non realizzate; l’uso reale dei suoli e delle destinazioni previste nello strumento urbanistico; le progettualità legate alla riqualificazione di parti degradate della città, per definire la “Carta del consumo di suolo”. Infine, tra il 2018 e il 2019, si metteranno in campo delle azioni concrete per il contenimento del consumo di suolo: riutilizzo, riqualificazione e
rigenerazione di aree già edificate; blocco di nuove espansioni; ridefinizione degli ambiti di trasformazione che consumano suolo agricolo.

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