San Rocco e gli gnocchi, tradizione intramontabile: appuntamenti di stasera
Un tempo, soprattutto per il mondo rurale, il 16 agosto, giorno di San Rocco, era una giornata semifestiva. Veniva subito dopo la festa dell’Assunta, e proprio in quell’occasione si gustavano gli gnocchi preparati da ogni massaia in onore del santo francese, nato a Montepellier, che giunse in itali dove mori a Voghera nella notte tra il 15 e 16 agosto del 1376.
Anche a Cremona la devozione al Santo è molto sentita, tanto che proprio in questo giorno è tradizione preparare gli gnocchi. Ogni famiglia, ogni associazione, ogni paese celebrano questa festa. Ma perchè proprio gli gnocchi? Forse la tradizione nasce dal fatto, o meglio dalla necessità, di mangiare quella patate il cui raccolto coincide proprio in queste settimane. Il contadino doveva valutare la bontà del proprio raccolto. E allora perchè non testarla con un buon piatto di gnocchi! Rigorosamente conditi con il sugo dei pomodori che abbondano in questa stagione negli orti.
San rocco resta uno dei Santi invocati, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste, e la sua popolarità è tuttora diffusa. Il suo patronato si è esteso al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie e malattie gravissime; in senso più moderno, è un grande esempio di solidarietà umana e di carità cristiana.
A Cremona stasera gli appuntamenti con gli gnocchi sono alla Stradivari (il ricavato andrà all’associazione Giorgio Conti), alla Baldesio, al Cascinetto e all’oratorio del Boschetto. Sul territorio appuntamento invece a Pescarolo, nel cortile delle famiglie Lanzini Lusiardi (Via Matteotti). In questo caso i proventi saranno utilizzati per il restauro della Chiesa di San Rocco.
Sgal