Cronaca

Sospetta meningite, sindaco Gozzi sotto profilassi. 'No pericolo per la comunità'

"Mi hanno spiegato di aprire ed areare bene gli ambienti, che sarebbe bastato". Il meningococco è un batterio che risente delle variazioni di temperatura e dell’essiccamento. Fuori dell’organismo sopravvive pochi minuti.

Nella foto l'ingresso del Centro Sportivo Comunale di Martignana e il sindaco Alessandro Gozzi

MARTIGNANA DI PO – “Vorrei chiarire subito, non vi è alcun pericolo per la popolazione”. C’è preoccupazione nella comunità di Martignana per il sospetto caso di meningite di uno dei ragazzi profughi ospiti per un giorno dei locali del campo sportivo, ora ricoverato nel reparto infettivi dell’ospedale di Cremona. E’ il sindaco, Alessandro Gozzi, a rassicurare la sua gente. “Il gruppo di profughi è arrivato domenica sera, alle 21.30. Sono stato da loro subito dopo il loro arrivo e alla mattina, per portare qualcosa. Lunedì verso le 17.30 mi hanno chiamato perché c’erano due ragazzi che non si sentivano bene. Io ed altri due volontari li abbiamo accompagnati in ospedale all’Oglio Po. Da lì poi quello che sembrava più grave lo hanno accompagnato a Cremona al reparto infettivi”.
Il sindaco, i due volontari che lo accompagnavano e presumibilmente tutte le persone che erano con loro si sono sottoposti a profilassi: “Ho fatto la profilassi – aggiunge Gozzi – e poi mi hanno rassicurato spiegandomi di aprire ed areare bene gli ambienti, che sarebbe bastato”. Come spiega infatti il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Prevenzione della Salute, il meningococco è un batterio che risente delle variazioni di temperatura e dell’essiccamento. Dunque, fuori dell’organismo sopravvive solo per pochi minuti.“Non c’è alcun bisogno di bonifica – rassicura Gozzi – questo è quel che mi hanno detto e per questo vorrei rassicurare tutti. Quel che abbiamo fatto è già sufficente. Naturalmente non so, non mi hanno informato da Cremona, se quella fosse meningite o meno. Chi però è stato a contatto con il ragazzo ricoverato a Cremona come me sta facendo la profilassi che ci è stata consigliata”.

Nazzareno Condina

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