Cronaca

Province in dissesto, Regione replica ad accuse: 'Non è colpa nostra'

La colpa del dissesto delle Province lombarde non va imputata alla Regione, ma alle amministrazioni provinciali stesse. A dirlo è proprio l’assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia Massimo Garavaglia. “Vogliamo fare chiarezza sulla telenovela delle province: la Regione Lombardia è pronta già dai primi di febbraio di quest’anno a firmare le intese con le Province per consentire le assunzioni da parte dei comuni, come prevede la legge. Purtroppo le Province non vogliono firmare questi accordi”.

Accuse pesanti da parte del Pirellone, quando molte Province si trovano ormai alla canna del gas e danno alla Lombardia parte della colpa, in quanto si tarda a definire le competenze e soprattutto le risorse. Eppure tutte le accuse vengono rispedite al mittente. Secondo Garavaglia, l’atteggiamento delle Province “crea un danno ai lavoratori, cosa che ci dispiace enormemente: si specula sulla pelle dei cittadini e potenziali occupati per tirare la cinghia sul lato economico. E’ una cosa fortemente scorretta in quanto la Regione Lombardia ha già chiuso un’intesa con el Province che prevedeva un contributo di 200 milioni di euro, omnicomprensivo. Le Province avevano dato il loro assenso e hanno cambiato idea il giorno dopo”.
“A questi 200 milioni di euro – ha detto ancora Garavaglia – si sono aggiunti ultimamente altri 16 milioni residui dal bilancio dell’Agricoltura, non dovuti per legge. Abbiamo ritenuto di fare questo ulteriore sforzo per dare una mano a Enti sostanzialmente in dissesto”.

Dunque il dissesto delle Province non può, secondo Garavaglia, essere colpa di una Regione che “ha aumentato ancora il contributo rispetto all’anno precedente”. “Le responsabilità – ha sottolineato con forza l’assessore Garavaglia – vanno attribuite ai tagli del governo che ha tolto 200 milioni di euro alle Province nel 2015 che sono diventati 400 milioni nel 2016: per questo motivo le province lombarde non sono in grado di svolgere i compiti assegnati loro dallo Stato e non riescono a chiudere i bilanci” .

“Alla luce di questi fatti – ha concluso Garavaglia – pensiamo che sia più saggio, da parte di chi vuole strumentalmente utilizzare questo argomento, fare una riflessione e firmare l’intesa con Regione Lombardia. In questo modo si sbloccherebbe l’opportunità, per tutti i comuni lombardi, di assumere personale”.

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