Cronaca

Trivellazioni Stogit, sit-in di protesta davanti al Comune di Bordolano

Sit in di protesta per una quindicina di manifestanti sabato mattina alle 10.30 davanti al comune di Bordolano. “Vogliamo informare i cittadini in merito alle trivellazioni che la ditta Stogit dovrebbe iniziare ad agosto, ovvero nei prossimi giorni”: così Ezio Corradi del Coordinamento comitati lombardi ambientalisti e No Triv.
“Nella sede municipale si trovano già i documenti, depositati da aprile 2016 sul progetto, ma nessuno ha voluto fornire queste informazioni. La parrocchia di San Giacomo e una dozzina di agricoltori ha già dato il nulla osta per l’utilizzo di una strada vicinale da agosto 2016 fino a febbraio 2017 per consentire la trivellazione”. Il nuovo pozzo, denominato Bordolano 1DIR-A, dopo la chiusura mineraria del pozzo Bordolano 1, verrà aperto per lo stoccaggio del metano. La zona è la Cluster B, dove già da marzo 2010 ad agosto 2013 venne iniettato gas e verrà utilizzata in particolare la trivella HH220 Hydrodrilling. “La ditta Stogit parla di Work Over, ossia di lavori di manutenzione – spiega Corradi – ma in realtà questo è un escamotage per bypassare la Valutazione di Impatto Ambientale”.
“La parte più preoccupante – precisa sempre Corradi – riguarda l’area deposito esplosivi, che potrebbero essere utilizzati durante i lavori di trivellazione. Senza dimenticare le vasche di raccolta per i liquidi di perforazione. Il consigliere comunale Luisa Pea è stata l’unica a portare all’attenzione dell’opinione pubblica questo fatto, con una interrogazione in consiglio, ma si è presa addirittura la reprimenda da parte del sindaco, perché a suo dire certe informazioni non dovevano uscire. Non è così e i documenti, ripetiamo, sono già in comune dallo scorso aprile. Tutti i dati sono lì, dentro quella relazione tecnica, ma nessuno ne vuole parlare: mancano però la profondità di perforazione prevista e i dati relativi a longitudine e latitudine sia della testa pozzo che della fine pozzo”.
Hanno partecipato manifestanti in arrivo da Orzinuovi, Verolanuova, Quinzano, Cremona e Soresina, oltre ad Anpi Quinzano, Collettiva Linea Rossa Bassa Bresciana, 5 Stelle Orzinuovi, Comitato Acqua Pubblica Cremona, Fiom, Rifondazione Comunista Cremona, Coordinamento comitato No Autostrade Cremona-Mantova e Tirreno-Brennero, Salviamo il Paesaggio e Coordinamento comitati ambientalisti e No Triv.

Giovanni Gardani

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