Cronaca

Imbrattamento e lesioni al Violino: via al processo Presidio degli autonomi

Presidio degli autonomi davanti alla sede del giudice di pace in occasione del processo ad un 27enne del Kavarna accusato di aver gettato secchiate di feci e fango al ristorante ‘Il Violino’ di via Sicardo e di aver provocato lesioni al titolare che si è costituito parte civile.

Luca Babbini
Luca Babbini

Davanti al numero 21 di corso Vittorio Emanuele, sede distaccata del tribunale dove sorgono gli uffici e le aule del giudice di pace, questa mattina alle 11 si è presentato un gruppo di appartenenti ai centri sociali per sostenere il loro compagno Alessandro Francesco Azzali, 27 anni, cremonese, riconducibile all’area anarchica del Kavarna, uno dei sei autonomi che tra le 20,45 e le 21 del 14 settembre del 2013 erano entrati incappucciati nel ristorante ‘Il Violino’ di via Sicardo, lanciando secchiate di fango e feci e spargendo volantini di rivendicazione. A controllare il presidio, c’erano gli agenti della Questura. Tutto si è svolto nella massima tranquillità.

Nei confronti di Azzali, si è aperto processo che lo vede imputato davanti al giudice di pace Daniela Badini delle accuse di imbrattamento e di lesioni in concorso. Parte civile, attraverso il suo legale, l’avvocato Michela Soldi, si è costituito il titolare del locale, Luca Babbini, che chiede il risarcimento dei danni.

L'avvocato Soldi
L’avvocato di parte civile Michela Soldi

La difesa, invece, è rappresentata dall’avvocato Sergio Pezzucchi. Nella prossima udienza, già fissata al 17 novembre, il giudice ascolterà la testimonianza di Babbini e tutti i testi del pm. Sei gli incappucciati, tutti vestiti di nero e ‘armati’ di un secchio, che al grido ‘Ricchi di m.’ avevano gettato feci e fango per tutto il locale, imbrattando il personale e i clienti che erano a cena. Poi la fuga precipitosa. Il gruppo era stato inseguito dal titolare che, seppur preso a calci e pugni, alla fine era riuscito a fermarne uno: il 27enne cremonese. Quella sera, nel locale, i sei incappucciati avevano sparso per tutto il locale anche un volantino con la scritta ‘Stasera i ricchi mangiano m…’, che rivendicava solidarietà nei confronti dei detenuti e delle lotte sociali, nella settimana di mobilitazione nelle carceri.

Sara Pizzorni

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