Cronaca

Canile di Pieve d'Olmi 'abusivo da anni': pronta interrogazione parlamentare

Le associazioni animaliste: 'Inascoltate da anni le denunce'. Pronta interrogazione parlamentare dell’onorevole Paolo Bernini al ministro per fare luce sulla vicenda e denuncia presto depositata in procura.

Ispezione del Nucleo radiomobile dei carabinieri e dell’E.I.T.A.L. (Ente Italiano Tutela Animali e Legalità) insieme all’onorevole Paolo Bernini (M5S) presso il canile di Pieve d’Olmi. “Nonostante numerosissime denunce”, si legge nel comunicato a firma E.I.T.A.L. e Bernini, “la struttura continua la propria attività nell’illegalità più totale: decine di cani non si sa di quale provenienza, detenuti (secondo molte segnalazioni e video e foto) in condizioni di verosimile maltrattamento e in condizioni igienico sanitarie deprecabili, strutture con tetti in amianto e pericolanti, assenza di tubazioni per l’acqua e assenza di adeguata vigilanza veterinaria”. “Nonostante tutto questo”, si legge, “nessun sopralluogo di quelli avvenuti in questi anni – sia da parte delle Asl che di altre autorità – ha mai dato luogo al sequestro degli animali e loro trasferimento in struttura autorizzata.
Anche l’ispezione a sorpresa odierna è stata caratterizzata dall’impossibilità di accedere alle strutture abusive dove ci sono i cani; la proprietaria, seppur convocata telefonicamente dai carabinieri, si è negata più volte, intanto durante le 7 ore di presidio dinnanzi alla struttura nessuno si prendeva cura dei cani. Anche i militari non hanno avuto modo di entrare nella proprietà privata per questioni presumiamo burocratiche.
Il sindaco aveva emesso ordinanza urgente di sgombero, ma il Tar di Brescia inspiegabilmente l’ha sospesa e siamo in attesa della sentenza definitiva”.
“Nonostante le numerose denunce inoltrate alla procura con testimonianza di decessi e maltrattamenti”, conclude il comunicato, “ispezioni dei Nas e i soliti sopralluoghi delle Asl che usano prescrivere adeguamenti, per ultimo il sopralluogo odierno, niente si muove e decine di cani la cui provenienza si ignora e detenuti in violazione delle norme e soprattutto in difetto delle prescritte autorizzazioni del sindaco e sanitarie, continuano a restare in pericolo di vita. Allora, sulla base delle tante voci che girano e l’esito di oggi c’è da chiedersi se c’è qualcuno che protegge i responsabili della struttura abusiva”.
Pronta un’interrogazione al Parlamento della Repubblica da parte dell’onorevole Bernini, insieme ad una denuncia che sarà depositata presso la procura della Repubblica competente “per fare luce sulle tante ombre che si gettano sempre più lunghe sul canile abusivo di Pieve d’Olmi”.

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