Cronaca

Dopo 44 anni ad agosto chiude Prenatal: trasferimento a Crema

Chiusura annunciata per il Prénatal di corso Mazzini. Una voce che si sta rincorrendo tra le mamme cremonesi, che da quasi due generazioni frequentano il negozio di abbigliamento e articoli premaman e per la prima infanzia. Ormai, al pari di quanto sta avvenendo in buona parte d’Italia, è arrivata la certezza della chiusura del punto vendita cremonese, unica incognita è la data, pare attorno al 20 agosto. La ristrutturazione del gruppo di cui fa parte Prénatal (fino a qualche anno fa contava 250 negozi tra Italia ed estero) è in corso ormai da inizio 2016, con chiusure già avvenute, tra l’altro, a Lecco e a Palermo. In quest’ultima occasione, ad aprile, l’azienda aveva spiegato ai sindacati che “il mercato in cui opera Prénatal è estremamente competitivo e ha subito negli ultimi anni cambiamenti strutturali e radicali, legati soprattutto alla crescita delle catene commerciali fast fashion e a basso prezzo”.  A questo si aggiunge che “nel 2015 il margine operativo lordo è stato ulteriormente negativo di oltre dodici milioni di euro”.

Il punto vendita di Cremona sarò dislocato a Crema, affiancato al grande magazzino di giocattoli Toys, come già successo in altri centri. Non ancora definite le prospettive di lavoro per le cinque commesse che lavorano in corso Mazzini, che auspicabilmente potranno rientrare nello staff. A dirigere il negozio cremasco sarà invece l’attuale responsabile di Cremona, figlio del fondatore dell’azienda, Alfredo Bolzoni, che l’aveva avviata nel 1972. “Crema è una città molto più viva, Cremona è moribonda”, afferma il fondatore, figura notissima, già componente del complesso Happy Boys, che segnò l’avvio della carriera musicale di Mina. “Credo che per l’azienda questo trasferimento porterà dei vantaggi, anche se per il centro storico di Cremona segnerà un altro vuoto”, aggiunge. Nel 2007, Bolzoni cedette l’azienda alla casa madre; da allora poi sono intervenuti cambiamenti societari che hanno influito sulle scelte logistiche, nell’ottica di un risparmio dei costi.

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