Cronaca

Canile, ancora nulla di fatto: accordo con Brescia rischia di saltare

Attacco del consigliere comunale Marcello Ventura: "Parte di eredità Somenzi sarebbe dovuta andare al canile; se il Cda di Cremona Solidale avesse seguito le direttive di quello precedente, ora ci sarebbero i soldi per una nuova struttura a Cremona".

“Sul canile, struttura di proprietà del Comune di Cremona e gestita da dieci anni attraverso affidamento diretto con un costo per il Comune e quindi per la collettività di 153.000 euro all’anno, anche alla luce delle criticità delle gestioni pregresse e dei procedimenti giudiziari tutt’ora in corso, l’Amministrazione ha scelto per la prima volta la strada dell’affidamento attraverso una procedura di evidenza  pubblica. Continuiamo a lavorare in questa direzione”. Con questo commento la Giunta comunale ha preso atto, nella seduta odierna, del percorso attuato sino ad oggi in merito alla procedura di gara per l’affidamento della gestione del canile di Cremona e ha ribadito l’indirizzo sempre perseguito caratterizzato da oggettività e trasparenza.

Al bando pubblico di gara, aperto il 4 maggio scorso dal Comune di Cremona per la gestione della struttura, ha risposto un solo soggetto, la Clinica del Cane San Francesco di Brescia. Come previsto dalla normativa, gli uffici hanno provveduto a verificare le dichiarazioni rese dall’unico partecipante alla gara, in particolare la disponibilità di una struttura, in questo caso ubicata a Brescia, adeguata all’espletamento del servizio richiesto.

Con nota trasmessa martedì 18 luglio, l’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia, interpellata sul tema dal Comune di Cremona, ha dichiarato che l’impianto di Brescia è autorizzato come struttura polifunzionale per canile rifugio e pensione, ma non come canile sanitario, elemento richiesto dal bando. Il Comune di Cremona ha quindi inviato alla Clinica del Cane San Francesco una comunicazione di avvio del procedimento volto alla non aggiudicazione. Il soggetto ora può formulare eventuali osservazioni entro e non oltre le ore 12 di venerdì 22 luglio.

In attesa del completamento dell’iter, la posizione dell’amministrazione comunale è chiara: “Voltare pagina, andando verso una nuova modalità di gestione che garantisca al tempo stesso massima trasparenza e l’offerta di nuovi servizi che favoriscano i percorsi di adozione. Dopo il 22 luglio, l’Amministrazione comunale valuterà, sempre all’insegna della massima trasparenza, le conseguenti azioni, fermo restando che l’attuale gestione del canile è stata prorogata fino al mese di settembre”.

Dura la presa di posizione del consigliere comunale Marcello Ventura, secondo cui “a questa Giunta, dei cittadini e degli animali non interessa nulla, interessa solo tentare di appianare i Bilanci” attacca. “Infatti mi risulta che la parola d’ordine sia vendere tutto”. Il consigliere si chiede quali domande siano state poste all’Ats di Brescia, ricordando poi che “l’unico concorrente (che meriti o no l’assegnazione non sta a  me giudicarlo) ha già vinto un ricorso”.

Ventura torna poi sul fatto che “anche altre associazioni erano disposte ad investire pur di avere un proseguimento del canile a Cremona. Mi risulta anche che nell’eredità Somenzi ci sia un 2,5% destinato al canile, e che se si fosse lasciata proseguire l’opera al professionista indicato dallo scorso Cda di Cremona Solidale come voluto dallo stesso Somenzi invece di passare l’incarico a persone completamente non competenti perché al di fuori dal settore, forse saremmo in dirittura d’arrivo per avere la liquidità necessaria per ristrutturare e dividere secondo legge il canile, lasciandolo a Cremona come sarebbe giusto che sia”.

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