Cronaca

Cremonesi a Nizza: il racconto di Mauro Armellini

Nizza, luogo amato da tanti cremonesi. Per vacanza o per lavoro, la Costa Azzurra è una meta abituale e tra coloro che la visitano spesso c’è il cremonese Mauro Armellini, ingegnere in pensione, da qualche giorno arrivato a Nizza, dove ha vissuto l’eco di quanto avvenuto durante la scorsa notte. “Un po’ per pigrizia avevamo deciso di non andare a vedere i fuochi sul lungomare”, ci racconta al telefono questa mattina.

armellini - piccola  “Siamo rimasti a casa nostra, che si trova sulla parte più esterna della promenade des Anglais, a circa 1 km da dove è successa la strage. Io e mia moglie ci siamo messi al balcone per guardare i fuochi, c’era tanta gente, dopo la sfilata. Alle 11 circa i fuochi sono finiti e siamo andati a letto, non abbiamo sentito nulla se non delle sirene delle ambulanze, che però non ci hanno allarmato. Ripeto, casa nostra non è vicinissima al punto dove si sono svolti i fatti. Ci siamo resi conto di quanto era successo soltanto alle 7,30 di questa mattina, quando mio figlio ci ha chiamato da Milano. Solo a quel punto ho visto su whatsapp tanti messaggi di nostri amici che ci chiedevano come stavamo”. Negli anni passati, Mauro usciva per i festeggiamenti del 14 luglio, quest’anno forse può ringraziare la buona sorte se ha deciso di rimanere in casa. “La nostra vicina invece si trovava in un ristorante sulla spiaggia ieri sera”, racconta, “l’abbiamo vista terrorizzata e sotto choc, adesso sta dormendo, le chiederemo di più quando si sveglia”.

Non c’erano particolari misure di sicurezza a Nizza, negli ultimi giorni, o perlomeno non erano percepibili. “Ma questo è normale, da quanto ho potuto vedere io”. E adesso, alle 10 di mattina, cosa si vede dalla vostra finestra? “E’ strano, vedere la promenade vuota, deserta…. Ma noi usciremo, dobbiamo pure andare a fare qualche spesa, cosa possiamo fare in casa?”.

Non è la prima volta che Mauro Armellini si trova a due passi da un attacco terroristico. Nel 2001, l’11 settembre era nei pressi di New York per lavoro, quando vennero abbattute le Torri Gemelle.

g.biagi

 

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