Cronaca

'Clandestini' alloggiati al Boschetto, residenti e Lega Nord insorgono

Non piace, agli abitanti del Boschetto, la situazione che si è venuta a creare nello stabile al civico 91, dove un appartamento privato è stato messo a disposizione da un paio di settimane come alloggio agli immigrati. Clandestini, tecnicamente parlando, in quanto in attesa di una qualche forma di riconoscimento del loro status (profughi, richiedenti asilo, ecc) come sottolinea da sempre la Lega Nord che stamattina ha allestito un punto d’ascolto. Come già avvenuto in zona Villetta (Via Sammachini) la settimana scorsa, anche in questa occasione la Lega Nord “vuole esprimere vicinanza agli abitanti del quartiere, da tempo oggetto di poca attenzione da parte dell’amministrazione comunale e, recentemente, ‘scelto’ come alloggio di alcuni immigrati clandestini che troveranno posto in appartamenti privati”, afferma la Lega Nord in una nota. Questa mattina, raccontano alcuni dei vicini, sono stati portati sette materassi, che si aggiungono al letto matrimoniale già presente nell’appartamento. Si stima che siano una decina le persone attualmente accolte. Folta la rappresentanza politica al presidio: la senatrice Silvana Comaroli (soncinese), il segretario di circoscrizione Fabemoli, il segretario cittadino Pietro Burgazzi, i consiglieri comunali Alessandro Fanti e Alessandro Carpani. I residenti sono preoccupati soprattutto per il futuro, temono un progressivo degrado di questa zona residenziale e l’innescarsi di un circuito per cui ai primi arrivi ne seguiranno decine di altri. Solo nei giorni scorsi la Prefettura di Cremona ha dovuto smistare 35 profughi giunti dai centri di prima accoglienza del sud, e alla Casa dell’Accoglienza ne è stato accolto soltanto uno per assoluta mancanza di posti disponibili. Lo stesso direttore della struttura della Caritas, don Antonio Pezzetti, ha parlato di una situazione insostenibile, arrivando a dire che l’allestimento di un campo profughi è probabilmente la sola soluzione possibile, in un contesto sociale in cui la presenza di questi immigrati suscita sempre maggiori ostilità da parte delle comunità.

Polizia Locale e di Stato hanno vigilato sull’andamento del presidio.

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