Cronaca

Don Pezzetti sui migranti: 'Servirebbe campo profughi per accoglierli tutti'

foto Sessa

Un campo profughi sul cremonese, per far fronte ai previsti arrivi di migranti  che la Casa dell’Accoglienza non riesce più ad assorbire. All’inizio di una nuova, ennesima stagione estiva che ripropone ancora il dramma dei barconi nel Mediterraneo, il direttore della Casa dell’Accoglienza don Antonio Pezzetti lancia una provocazione dalle colonne del settimanale diocesano La Vita Cattolica: “Senza una struttura, un campo, di notevoli dimensioni, non riusciremo a far fronte agli arrivi previsti”. Una struttura simile era prevista a Montichiari, ma l’ostruzionismo della popolazione ha stroncato la proposta sul nascere. La provocazione di don Pezzetti per il momento rimane tale, ma è destinata a far discutere. Nei giorni scorsi sono arrivati di botto 37 nuovi migranti  ma la struttura diocesana di via Stenico è stata in grado di accoglierne soltanto uno. Il problema è la saturazione dei posti letto, a causa del protrarsi del soggiorno da parte di persone che non hanno ancora ricevuto uno status da parte delle commissioni territoriali, o che hanno ricevuto un diniego. Tecnicamente queste sono irregolari (nè rifugiati politici, né altro), ma le Caritas lombarde hanno deciso di non metterli alla porta: “E a quelli che che sono qui da mesi – aggiunge don Pezzetti – e che magari hanno ricevuto un ‘no’ alla loro richiesta di asilo, cosa dico? Gli dico di prendere le loro cose e di andarsene? Ormai sono persone che conosciamo da tempo, non è affatto una scelta facile, e nessuno paga per loro. In accordo con le altre Caritas della Lombardia abbiamo deciso di non agire in questo senso, a meno che giungano direttive dall’alto”. E l’auspicio è che arrivi una sanatoria “per tutte queste persone che sono state legalmente respinte, ma che restano qui comunque”.

Le  strutture cattoliche intanto restano i maggiori protagonisti dell’accoglienza, tra oratori e case parrocchiali, in un contesto dove i Comuni stanno agendo poco o nulla. Dello scorso anno la messa a disposizione da parte del Comune di Cremona delle ex scuole di Porcellasco ad una cooperativa per l’accoglienza di una ventina di profughi.

gbiagi

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