Cronaca

Odissea dei pendolari da Milano: mercoledì sera due ore per arrivare a Cremona

Continua a non esserci pace per i pendolari della tratta Mantova-Cremona-Milano, che mercoledì sera hanno vissuto l’ennesima Odissea a bordo del Vivalto delle 18.20 (il 2661), giunto alla stazione di Cremona con circa un’ora di ritardo. Tutto è iniziato proprio in stazione centrale a Milano, quando è stato segnalato un guasto al convoglio, che sarebbe quindi partito in ritardo. La preoccupazione dei pendolari si è palesata fin da subito sui social network, dove i commenti caustici e colmi di rabbia non sono certo mancati.

Ma non è stato solo il ritardo iniziale a causa del guasto, che comunque era già di 40 minuti, ma anche i momenti successivi. “Arrivati alla stazione di Pizzighettone altri 15 minuti fermi perché dovevano far passare un altro treno” racconta Andrea Burlini, pendolare che ha vissuto in prima persona l’Odissea.  I viaggiatori, dopo aver chiesto ragguagli al controllore, si sono sentiti rispondere che “i viaggiatori del treno locale si erano messi sui binari per passare prima di noi”.

Insomma, ritardo su ritardo, con un’altra sosta addirittura a Cavatigozzi, il treno è arrivato in stazione a Cremona alle 20.20. “La cosa che più ferisce è la strafottenza del personale a bordo del treno, che oltre a non fornire informazioni, spesso risponde anche male ai passeggeri che fanno domande”.

Ma i ritardi non sono l’unico problema, come denucia Burlini. “Anche in stazione i problemi non mancano. Ad esempio hanno spostato l’arrivo dei treni da Milano al binario 3 (prima arrivavano sull’1), incrementando il tempo di uscita dei pendolari. Come se non bastasse persistono nel tenere chiuso il cancellone di ferro, costringendo chi esce dalla stazione ad ammassarsi come bestiame alla porticina di uscita. Ci chiediamo se la nostra amministrazione comunale sia conscia del problema e se stia facendo qualcosa”.

LaBos

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