Politica

Forza Italia, continuano le faide: 'Meno Cda, più presenza sul territorio'

Giorgio Everet e Carlalberto Ghidotti in una foto di repertorio

Continuano le divisioni all’interno di Forza Italia, dopo il botta e risposta tra Roberto Calvi e Giorgio Everet (da una parte) e Annalisa Tirloni e Carlalberto Ghidotti dall’altra. Ad intervenire è Rosario Ribera, del direttivo cittadino, che critica la gestione del partito da parte del coordinatore cittadino. Si parte ancora dal caso Zani (nominato coordinatore di Forza Italia Giovani) per una critica a 360° di un gruppo dirigente accusato di stare troppo poco in mezzo alla gente e di pensare soprattutto alle poltrone.

«Lunedì 13 giugno durante il direttivo cittadino – spiega Ribera –  abbiamo solo sottolineato che la nomina di Simone Zani, persona squisita per quel poco che conosciamo, non rispettava le regole. Ci eravamo attenuti a quanto scritto sul sito web ufficiale di Forza Italia, Statuto con le modifiche apportate dal Consiglio nazionale del 4 agosto 2015 (parte 10 Organizzazione interna al movimento art. 70 Organizzazione giovanile), in cui nelle prime cinque righe si può leggere che i giovani che possono partecipare sono dai 14 a 28 anni compiuti. Quella sera medesima ci comunicano che avremmo dovuto aver pazienza, perché ci avrebbero fatto avere una nuova delibera, che avrebbe derogato a questa regola.
A questo punto ci chiediamo perché nessuno dei responsabili del partito locale, ha informato i membri del coordinamento cittadino di una modifica che pochi conoscono? Se questo fosse stato fatto per tempo, non sarebbe avvenuto nulla; avremmo aspettato di leggere il documento. Come potevamo sapere di un altro cambio di regole, fatto pochi mesi fa? Che tra l’altro non risulta nemmeno sul sito web ufficiale di FI?
E tutto ciò per chiarire che non è un problema contro o pro Simone Zani, con il quale siamo pronti a collaborare e a fare la nostra parte, del resto come con tutto il movimento giovanile o il movimento dei seniores; come abbiamo sempre fatto!
Ma ci chiediamo: quanti di noi conoscono la coordinatrice Tirloni, responsabile provinciale dei giovani di Cremona? Visto che sul territorio di Cremona non la abbiamo mai vista, salvo vederla in fotografia nelle cene con i giovani.  Voglio ricordare che il Presidente Berlusconi ci insegna a stare in mezzo alla gente per ascoltare i loro problemi e intervenire dove si può anche con interrogazioni di tipo popolare.
Desidero che sia chiaro che il problema non sono i giovani volonterosi, che anzi devono essere aiutati e spronati ad impegnarsi in politica, ma i giovani solo in cerca di poltrone, come quelli che hanno dichiarato al congresso provinciale che erano presenti in tutti i Cda: questo non è stare in mezzo alla gente. Questa non è Politica, ma è altro!
Poi in ultimo chiedo una cosa ai Signori responsabili del partito locale, dal coordinatore, al vice e anche al responsabile dei giovani: dove stanno i giovani della città di Cremona? Non ne abbiamo visti, se non pochissimi. Quindi tutto ciò ci suggerisce che il problema è nella direzione locale del Partito a tutti i livelli, anche a livello giovanile.
Vi regaliamo un nostro pensiero: Meno CDA e più presenza sul territorio. Siamo ancora in tempo a cambiare linea e, magari, anche rispettare tutte le cariche all’interno del partito locale.
E se non bastasse, ieri sera il coordinatore locale ha avvallato la nostra tesi che adopera il partito a suo uso e consumo, solo a vantaggio del gruppo di FI che rappresenta: non sono loro a disposizione del partito, ma il partito è a disposizione loro. Infatti sul profilo facebook di FI Cremona, il coordinatore Ghidotti, che dovrebbe essere il coordinatore di tutto il partito, ha pubblicato le dichiarazioni della Tirloni, ma non quelle di Calvi del giorno prima: questo a conferma della poca correttezza e trasparenza politica e della tanta faziosità del coordinatore cittadino».

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