Politica

Pd: a Beccara si dimette con polemica, Baldini lascia per motivi personali

AGGIORNAMENTO ORE 15 – Anche Francesca Baldini, uno dei volti nuovi della segreteria cittadina del Pd, ha rassegnato le dimissioni. Al pari di Lia a Beccara, che lo aveva fatto dandone comunicazione con un duro documento nella Direzione di martedì sera, anche Baldini è consigliere comunale. Un gesto che – secondo la minoranza interna del partito – fa intuire uno scollamento preoccupante tra segreteria cittadina e il gruppo dei consiglieri eletti. “La scelta è dettata da motivi personali e professionali, da tempo Francesca aveva manifestato la necessità di un suo allontanamento, per ragioni che nulla hanno a che fare con quelli dichiarati da Lia a Beccara”, afferma invece il coordinatore della segreteria cittadina Luigi Lipara.

Oltre al segretario Galletti restano in segreteria i consiglieri comunali Luigi Lipara e Santo Canale oltre agli esterni Giuseppe Tadioli ed Eleonora Sessa.

Scossone nella riunione del direttivo cittadino del Pd, martedì sera. Lia a Beccara si è dimessa dalla segreteria cittadina di cui fa parte da un anno e mezzo, scelta dal segretario eletto Roberto Galletti tra le fila dei sostenitori del suo contendente alla carica, Roberto Poli.  Beccara ha letto un documento nel quale ha spiegato le sue ragioni. La riunione era iniziata con l’ampia disponibilità dello stesso Galletti a dare corso ad una revisione nella composizione del gruppo dirigente cremonese, mai veramente compatto e dal quale periodicamente sono emersi malumori. Diverse le cause, alcune riconducibili all’accusa di gestione non collegiale della segreteria (ad esempio sulle nomine in aziende ed enti pubblici) altre alla lamentela per la scarsità di iniziative politiche del Pd in grado di alimentare una base elettorale che si teme vada assottigliandosi, nel quadro generale di crisi dei partiti e di ascesa dei movimenti demagogici. 

Confermata invece l’unitarietà del Pd cittadino nella linea da tenere questa sera nella riunione di segreteria provinciale che verterà sul tema dell’area vasta e dell’accorpamento tra scuole, alla ricerca di una mediazione con il Pd cremasco. La riunione del provinciale era stata convocata dal segretario Matteo Piloni per il lunedì successivo al primo turno delle elezioni amministrative, ma l’assenza di molti componenti cremonesi aveva fatto slittare la trattazione di questo specifico argomento. Resta da capire che margini ci sono per una mediazione tra posizione cremasca e cremonese. Apparentemente pochi, visto che sul tema scuole, ad esempio, da Cremona viene ribadita la linea portata avanti nel consiglio provinciale (l’ultimo presieduto da Carlo Vezzini) assolutamente non condivisa dagli amministratori cremaschi. Lo stesso Galletti nella direzione di ieri sera ha proposto un ampliamento della rappresentanza del Pd cittadino nell’organismo provinciale, appellandosi ad una norma dello statuto che prevede la presenza  anche del capogruppo in consiglio comunale e del segretario cittadino. Attualmente ne fanno parte i cremonesi Pontiggia, Virgilio, Poli, Burgazzi.

Compattezza nel Pd locale anche sui macro temi di politica nazionale, a cominciare dal referendum. In un comunicato diffuso questa mattina viene annunciata la mobilitazione attraverso banchetti in molte piazze della provincia “per continuare il lavoro di approfondimento in merito ai contenuti di una Riforma Costituzionale che, tra le altre cose, punta a garantire stabilità e partecipazione, a togliere poteri alle regioni inefficienti, a cancellare poltrone e stipendi e ad annullare il bicameralismo perfetto. Una Riforma che negli ultimi trent’anni tutte le forze politiche hanno dichiarato di volere ma che mai nessuno ha portato fino in fondo. Per questi motivi il PD sosterrà convintamente il SI e promuoverà nelle prossime settimane la nascita dei comitati per il SI. Ai banchetti sarà possibile firmare i moduli per l’indizione del Referendum e l’appello per il SI, oltre a ritirare materiale informativo sui contenuti della Riforma e degli ultimi provvedimenti del Governo Renzi”.

gbiagi

 

 

 

Il calendario dei banchetti Pd in provincia

pd referendum

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