Cronaca

Ladra del Rolex, si indaga anche sugli approcci sospetti

E’ caccia alla ladra dei Rolex: l’indagine della polizia punta a dare al più presto un nome e a bloccare la donna e per riuscirci gli investigatori stanno mettendo insieme tutti i tasselli raccolti, confrontando le descrizioni e le dinamiche (assai simili) delle azioni, anche di quelle non riuscite, che a quanto pare sono diverse e che sono comunque utili per risalire all’autrice dei furti ai danni di persone per strada. Si cerca una donna sui quarant’anni, con i capelli scuri e lunghi, modi gentili, altezza media. Sarebbe una nomade. E ci sarebbero anche un paio di complici, pronti a favorire la fuga a bordo di un veicolo a motore.

Sei colpi a segno in due mesi tra capoluogo (cinque casi) e provincia, l’ultimo nel pomeriggio del 10 giugno in via Aselli. Su tutti sembra esserci la stessa firma. Anche se non può essere esclusa la presenza di più donne, magari di uno stesso gruppo. In Questura, come detto, hanno iniziato a raccogliere anche elementi circa presunti tentativi di furto non andati a buon fine, ossia situazioni sospette in cui una sconosciuta si è avvicinata per strada a un cittadino con la scusa della richiesta di un’informazione e ha tentato rapidamente un contatto fisico per ringraziare o pregare una risposta (come un abbraccio o una mano appoggiata sul braccio). Stanno raccogliendo questi elementi sia per mettere insieme tutte le tracce fisiche possibili, che per valutare (come per i casi a segno) un eventuale passaggio della ladra nel raggio di una telecamere.

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