Politica

Isole pedonali: più vigili per far rispettare le regole ai ciclisti

foto sessa

L’ampliamento delle isole pedonali porta con sè, sempre più, la necessità di diffondere la conoscenza delle regole del codice della strada. L’educazione stradale comincia dalle scuole, coi bambini per intercettare anche gli adulti. Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza, Barbara Manfredini, nel rispondere alla mozione di Alessio Zanardi in consiglio comunale, che chiedeva l’emanazione di apposite ordinanze per vietare le biciclette nelle aree pedonali, al fine di tutelare famiglie e bambini anche dal punto di vista giuridico. Non ci saranno ordinanze, ma è stata assicurata una maggiore presenza dei vigili, soprattutto nelle aree pedonali più strette (via Solferino e via Mercatello, ad esempio). L’assessore ha anche ricordato a questo proposito l’esistenza di una campagna informativa, attraverso volantini, sulle regole di convivenza tra due ruote e pedoni.

“Nessun intento persecutorio contro le due ruote – ha spiegato Zanardi – il principio a cui mi attengo è la tutela del più debole”. Alla fine la mozione è stata approvata anche con i voti della maggioranza (Pd e Fare Nuova la Città; Bonali di Sinistra per Cremona invece si è astenuto) a seguito di un emendamento di Paolo Carletti (socialista, gruppo Pd) che toglie il concetto di tutela giuridica e introduce il monitoraggio del traffico dei velocipedi nelle vie pedonali più strette.
Alessandro Fanti della Lega Nord ha evidenziato che in questo modo si crea un doppione di quanto è già previsto dal Codice della strada: le bici possono circolare nelle aree pedonali, fatte salve le regole del buon senso in occasione di forte frequentazione di pedoni. Zanardi ha accettato l’emendamento, facendo però presente che “il monitoraggio determina un lavoro in più per i vigili che io sinceramente non chiedevo. Il controllo infatti lo deve fare chi ha l’autorità per farlo. Mi dispiace che cada la mia richiesta di istituire una tutela giuridica”.

“L’emendamento di Carletti coglie nel segno – ha concluso Barbara Manfredini – Sabato sono rimasta due ore in corso Garibaldi e ho monitorato il passaggio delle biciclette. Il corso era invaso di famiglie e bambini; ho visto i ciclisti scendere e portare a mano il mezzo. La presenza dei vigili è assolutamente educativa e disincentivante, ma ci vuole impegno collettivo”.

Nel motivare la sua astensione, Filippo Bonali ha sottolineato di non ritenere utile impiegare i vigili per tenere monitorata questa situazione, quando le situazioni di pericolo in città sono ben altre.

gb

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