Disabili in corso Garibaldi, bocciata la mozione di Ghidotti
Non è stato raggiunto l’auspicato accordo in Consiglio Comunale, sulla semplificazione delle procedure per l’accesso delle auto dei disabili nelle aree pedonali. Con 10 voti a favore su 28 presenti e 18 astenuti, è stata respinta la mozione di Carlo Alberto Ghidotti (Forza Italia) che chiedeva “di normalizzare la circolazione per i diversamente abili in corso Garibaldi, semplificando le modalità di accesso ed evitando inutili trafile e comunicazioni, tese a limitarne la fruibilità ed impedendo una normale vivibilità commerciale e sociale della città”.
Nella sua risposta, l’assessore alla Mobilità Alessia Manfredini ha spiegato che “nel momento in cui l’utente con difficoltà deambulatorie utilizza il veicolo, passa automaticamente ad un livello superiore e non è più l’utente debole perché in quel momento l’utente debole può essere rappresentato dai bambini, dalle donne in carrozzina, dagli anziani, da altre persone diversamente abili e da pedoni che si trovano nell’interno dell’area pedonale. Il Comune vuole consentire ai disabili l’accesso alle aree pedonali, ad esempio corso Garibaldi, come nell’ordinanza emessa a suo tempo per corso Mazzini e concordata con le associazioni di categoria ed i cittadini. Per raggiungere una destinazione in corso Mazzini o nelle vie adiacenti è necessario richiedere preventivamente un’autorizzazione provvisoria all’Ufficio Permessi. L’accesso alle aree pedonali è? garantito esclusivamente per raggiungere luoghi di culto o destinazioni abitative e/o commerciali, sempre attraverso una comunicazione preventiva o successiva all’Ufficio Permessi. Con una procedura molto semplice è sufficiente che l’utente avverta l’Ufficio Permessi, seguendo le indicazioni del numero verde (scritto correttamente sul cartello presente all’ingresso all’area pedonale), specificando il nome del disabile, la targa, il numero del permesso e la data di passaggio. Un obiettivo è evitare che quest’area, come tra l’altro quella di corso Mazzini, venga utilizzata come zona di transito anche perché tutte le vie circostanti sono aree pedonali con presenza significativa di pedoni. Questa modalità viene adottata anche per disincentivare l’utilizzo improprio dei permessi per disabili”.
“Quale necessità vi è di limitare il transito a chiamata ai soli portatori di handicap già noti, in una via dove non esistono pericoli di ordine pubblico, militare o di sicurezza e dove – soprattutto – transitano i normali veicoli pubblici (Comune, AEM, residenti, Vigili)?” ha ribattuto Ghidotti. “Curiosamente, l’ordinanza che stabilisce la limitazione del traffico in corso Garibaldi, di cui ho domandato copia agli uffici comunali, non fa riferimento a questa nuova “particolare” limitazione. Qualora però il disabile fosse costretto a transitare in corso Garibaldi, ecco che incapperebbe in un altro problema: il numero verde 800 179 780 deputato a raccogliere le segnalazioni degli utenti, risulta essere inesistente. Appare in tutta la sua evidenza la difficoltà che questa Amministrazione sta creando alla circolazione in centro ai portatori di handicap e la inadeguatezza delle scelte politiche intraprese”.
Dalle recenti verifiche sui permessi disabili ancora in circolazione, è emersa l’esistenza di 190 pass non più attivi e quindi ritirati dall’amministrazione comunale.
gb