Simone Raineri, l'addio Con il ritiro si chiude l'era olimpica di Casalmaggiore
CASALMAGGIORE – Simone Raineri smette, appende il remo al chiodo, lascia l’attività agonistica. Tre modi diversi per esprimere un unico concetto: con il suo addio si chiude un’era. L’era della Canottieri Eridanea e della Casalmaggiore Olimpica. Quella che Gianluca Farina inaugurò nel 1988 e che fino al 2008, dunque per vent’anni (con una propaggine di altri quattro anni, necessaria per l’ultima apparizione a Londra 2012), è andata avanti e, mediante il passaggio di consegne con Simone, ha quasi ininterrottamente fatto sognare una città, con l’unica parentesi “vuota” di Atlanta 1996.
Non sarebbe utile, e forse nemmeno vero, dire oggi che non ci sarà più un Farina o un Raineri: non sarebbe forse nemmeno onesto nei confronti di una Canottieri dove il vateUmberto Viti è andato in pensione, ma dove altri (a partire dallo stesso Farina) hanno raccolto la sua pesante ma stimolante eredità. Certo è che, per ora, si interrompe questa striscia vincente e clamorosa, capace di portare quattro medaglie a cinque cerchi, di cui due ori, a una cittadina che, prima di allora, non aveva ancora conosciuto la gloria sportiva planetaria e immortale.
Simone smette senza la sua quinta Olimpiade, ma comunque col sorriso: avrebbe voluto salire sull’aereo per Rio de Janeiro, “magari accompagnando Desalu” ci aveva confidato, ma i piani della Federazione hanno guardato altrove. Peraltro il quattro di coppia, la barca storica di Farina, di Raineri e in generale del canottaggio azzurro (fratelli Abbagnale compresi), non andrà in Brasile, non qualificata, un vero smacco.
Ma non si dica nemmeno che la carriera di Simone finirà in modo triste: Ranieri chiuderà infatti in una gara importante, quella del weekend del 24-26 giugno a Ravenna, agli Italiani sull’otto. Che non saranno Europei, Mondiali e Olimpiadi, ma rappresentano comunque un traguardo. “Sarebbe bello salire sul podio, un’ultima volta” dice il ragazzo di quasi 40 anni che da bambino, dopo il successo di Farina a Seoul scrisse sul proprio quaderno alle elementari “Simone Raineri, futuro campione olimpico”.
Era scritta nel destino, oltre che in quel quaderno, questa staffetta. E nel lavoro di papà Pietro, che tuttora segue i ragazzini dell’Eridanea. I futuri, chissà, campioni olimpici. Il prossimo cambio di testimone sembra lontano, ma non si può mai sapere nello sport. Intanto a Simone, che non dimentica lo sponsor E’ Più capace di sostenerlo nella rincorsa degli ultimi tre anni, va il grazie di tutta Casalmaggiore. La quinta Olimpiade non è arrivata, ma è stata comunque una splendida vogata.
Giovanni Gardani