Le Colonie Padane tornano alle origini: approvato progetto di recupero
Le Colonie Padane verranno restaurate e valorizzate. I lavori inizieranno nel mese di luglio e termineranno entro il 30 aprile 2017. L'intervento è finanziato dalla Fondazione Arvedi-Buschini e sarà regolato da una convenzione col Comune. LE IMMAGINI DEL PROGETTO
Le Colonie Padane verranno restaurate e valorizzate. I lavori inizieranno nel mese di luglio e termineranno entro il 30 aprile 2017. L’intervento è finanziato dalla Fondazione Arvedi-Buschini e si inserisce in una apposita convenzione che verrà firmata tra il Comune di Cremona e la stessa Fondazione, che ha espresso la volontà di recuperare l’edificio comunale delle Colonie Padane e di rivalorizzare il parco circostante al fine di riportare tutto il comparto alla sua funzione originaria attraverso la creazione nello spazio pubblico di un centro ludico ricreativo per la stagione estiva. La Giunta, nella seduta di mercoledì 1 giugno, ha approvato il progetto di fattibilità. Lo scopo sociale dell’iniziativa è di offrire la possibilità alle famiglie della città di accedere a spazi per lo svago e relax. Il parco sarà valorizzato secondo questo principio e tutte le nuove installazioni collocate al piano terra, oltre ad essere rapidamente rimovibili saranno realizzate con materiali atti a resistere nel tempo alle eventuali esondazioni del fiume e con manutenzioni minime. Il progetto porta la firma dello Studio Arkpabi.
L’edificio verrà interamente restaurato e consolidato secondo le recenti normative in materia antisismica tenendo alla base di tutte le scelte progettuali i criteri di compatibilità, di riconoscibilità, di reversibilità e di scelte materiche coerenti con gli ambienti.
Tutte le funzioni originali saranno confermate: al piano terra, nelle ali laterali verranno recuperati i servizi igienici con i relativi spogliatoi, mentre nel corpo centrale verrà realizzato un bar/tavola calda ottenuto mediante la rimozione di alcune pareti perimetrali al fine di ottenere uno spazio permeabile in grado di dialogare con il resto del piano terra: parco e porticati creando un contatto continuo e diretto tra interno ed esterno.
Il primo piano sarà riqualificato mediante l’eliminazione di tutte le superfetazioni esterne, il ripristino dei servizi igienici presenti e la liberazione degli spazi da tutte le tramezzature recenti al fine di ottenere un grande open space: una spazio affascinante e flessibile, totalmente immerso nel verde ed in grado di ospitare attività varie e molteplici utilizzi.
Il progetto prevede anche la riqualificazione dell’intero parco, ma senza modificarne l’impianto originale che è in stretto rapporto con l’edificio. Lo sviluppo radiale delle alberature ed i percorsi dialogano infatti con il corpo di fabbrica e le nuove attività inserite si attesteranno sui percorsi esistenti valorizzandoli.
Verranno inserite nuove funzioni e recuperate tutte quelle originariamente presenti: le piscine per i bambini verranno riportate al loro stato originale ed i relativi colonnati saranno adeguatamente restaurati, mentre nei pressi dell’arco (anch’esso oggetto di restauro) si insedieranno la zona solarium e lo spazio concerti.
Nell’area nord ovest troverà posto – sotto il boschetto di Tilia cordata – un’area mini-golf con 9 buche, poco distante l’area bocce con campi regolamentari, elementi di seduta e zona ristoro. Nella zona sud-est del parco sarà realizzato un percorso vita caratterizzato da 20 stazioni dedicate all’esercizio fisico ed un’ampia area gioco per i bimbi. Una volta terminati i lavori, l’edificio sarà riconsegnato al Comune.
“Una bella notizia per la città per la quale ringraziamo il Cavaliere Arvedi – il commento del Sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti e dell’Assessore all’Area Vasta e alla Casa con delega al Patrimonio Andrea Virgilio – In una sinergia positiva tra pubblico e privato, con l’impegno fondamentale e imprescindibile della Fondazione Arvedi e Buschini, Cremona tra un anno potrà riavere finalmente uno spazio storico, in una posizione strategica, completamente riqualificato e rivalorizzato. L’impegno del Comune è quello di affiancare il privato nei lavori e di pensare già alla destinazione degli spazi interni ed esterni affinché questo patrimonio pubblico possa essere animato e vissuto dai cittadini cremonesi”.
“La decisione di realizzare questo intervento e donarlo alla città trae origine dalla volontà di offrire un centro di ritrovo e svago alle famiglie, ai bambini, agli anziani che non hanno la possibilità economica per frequentare Circoli ed Associazioni private – spiega il Cavaliere Giovanni Arvedi – Le “nuove” Colonie Padane saranno, infatti, un centro moderno ed attrezzato per i giochi, lo svago, per socializzare. E’ altresì l’occasione per recuperare un edificio storico della città con il suo splendido parco, in un vasto contesto di particolare pregio ambientale lungo il Po, che potrà così tornare a nuova vita ed essere restituito alla piena fruibilità da parte dei cremonesi”. Le Colonie Padane, già Colonie Roberto Farinacci che si trovano in riva al fiume Po e che erano la sede estiva delle note Colonie elioterapiche e ricreative per l’infanzia, sono state oggetto di un restauro da parte del Comune di Cremona dodici anni fa, nel 2004. Il parco è esteso su 40/50.000 metri quadrati.