Lettere

Gioco d'azzardo,
sostegno al Comune
contro ricorso Sapar

da Alessio Antonioli (Fnlc)

Desidero esprimere sostegno all’azione dell’Amministrazione comunale di Cremona  che ha deciso di resistere in giudizio contro il ricorso presentato presso il Tar di Brescia da Sapar contro il regolamento sulle sale da gioco d’azzardo votato dal Consiglio comunale lo scorso 29 febbraio.

I numeri parlano chiaro: nel 2015 il consumo in giochi degli italiani è stato di 88,2miliardi di euro. Metà di questi 88 e passa miliardi di euro sono generati da slot machine (presenti in bar, tabaccherie, persino lavanderie a gettoni) e videolottery (presenti in “locali dedicati”)
La regione che detiene il primato del consumo complessivo in azzardo è la Lombardia con 14miliardi; 13mila sono gli esercizi commerciali con slot nel solo territorio della Lombardia, mentre sono 2.577 le slot in provincia di Cremona.

Contrariamente a quanto contenuto nel ricorso Sapar, un’analisi puntuale ed aggiornata dei dati sulla diffusione del fenomeno del gioco d’azzardo in forme patologiche nell’ambito territoriale cremonese è contenuto nel Piano d’intervento anno 2014 gioco d’azzardo patologico Asl di Cremona.
Tra gli obiettivi del regolamento comunale vi è quello di “limitare le conseguenze sociali dell’offerta dei giochi su fasce di consumatori psicologicamente più deboli”.

Gli stessi esperti del Servizio dipendenze dell’Asl di Cremona hanno più volte espresso in convegni pubblici che la situazione di precarietà economica e le conseguenze psicologiche che essa può avere su persone fragili combinate con la pubblicità e azioni marketing sempre più invadenti rischiano di far cadere molti nostri concittadini nella dipendenza da gioco d’azzardo (malattia riconosciuta nei manuali dei disturbi mentali. (dsm IV)).

Ben venga allora ogni azione che il Comune può adottare a tutela della salute pubblica anche nelle azioni di contrasto al proliferare di strumenti che possano causare dipendenza da gioco d’azzardo.

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