Il premio di bontà Barbieri quest'anno si è fatto in tre
Consegnati i riconoscimenti al progetto Drum Bun della coop. Nazareth, a Duilio D’Ambrosio dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Crema e all'istituto Ghisleri di Cremona.

Cerimonia per il conferimento del Premio intitolato alla memoria di Attilio Barbieri, patrocinato dalla Fondazione “Città di Cremona”, nel pomeriggio in Cortile Federico II. Un luogo diverso da quanto avvenuto in passato, in linea con le nuove modalità che, da quest’anno, caratterizzano questo riconoscimento. Una cerimonia che si è aperta e si è chiusa con momenti di animazione, giocoleria con base musicale, organizzati dalla Cooperativa Nazareth. Dopo i saluti dell’assessore alla Trasparenza e Vivibilità Sociale Rosita Viola, in rappresentanza del Sindaco, di Uliana Garoli, presidente della Fondazione “Città di Cremona”, di mons. Ruggero Zucchelli, che ha letto un messaggio del Vescovo di Cremona mons. Antonio Napolioni dedicato in particolare ai giovani, e di Mirelva Mondini, dirigente del Liceo “D. Manin”, è seguita la premiazione vera e propria accompagnata da un breve video per ciascuno dei premiati.
Quest’anno la Commissione ha deciso di assegnare il premio a tre progetti che hanno saputo tradurre in termini fattivi gli obiettivi del Premio nell’ambito della solidarietà verso gli emarginati, della fragilità minorile e dell’impegno civile.
Drum Bun – Bambini futuro del mondo di Cremona. Il progetto nasce nel 1997 con don Pier Codazzi e una cinquantina di giovani cremonesi per condividere opportunità economiche ed educative presenti a Cremona con chi vive in situazioni di grande difficoltà, abbandono ed emarginazione. In questi anni la Coop. Nazareth, in collaborazione con le Caritas locali, ha garantito, durante i mesi estivi, una presenza continuativa in Romania e Albania per formare educatori locali e condividere la costante attenzione educativa verso i bambini.
I volontari sono giovani tra i 18 e 30 anni, in prevalenza cremonesi, ma anche provenienti dalle Diocesi di Bergamo e di Bologna. Sono oltre 200 le persone che sono state coinvolte in questi 18 anni di attività tra giovani, adulti e famiglie. Le attività promosse non si limitano ai soli mesi estivi ma si estendono a tutto l’anno in diverse forme di servizio, come doposcuola e corsi di alfabetizzazione per minori stranieri non accompagnati, al Centro diurno Giona di Cremona o in alcuni oratori della città e dei paesi limitrofi, animazione all’interno della Casa Circondariale di Cremona e al Parco Sartori.
Duilio D’Ambrosio dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Crema.
Da anni Duilio D’Ambrosio ha scelto, senza remore, di dedicarsi agli ultimi. Nel progetto presentato per la partecipazione al Bando, viene evidenziata l’importanza del lavoro volontario svolto quotidianamente come membro dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII alla Capanna di Betlemme di Spino d’Adda. In particolare negli ultimi sei mesi si è attivato per organizzare una camminata non competitiva che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per la Capanna stessa e di sensibilizzazione rispetto al tema delle persone senza dimora. La sua storia permette di far comprendere che “l’adolescente dalla via che sceglie, neanche da vecchio si allontana da essa” ma, per scegliere la via della vita, ha bisogno di esperienze di senso.
Istituto di Istruzione Superiore “Arcangelo Ghisleri” di Cremona
L’Istituto Ghisleri, nell’ambito delle iniziative di Educazione alla legalità per l’anno scolastico in corso, ha organizzato a Cremona la mostra “Da malavita a nuova vita. proposte e progetti per una gestione efficace dei beni confiscati in Lombardia”, curata dalla Fondazioni ISTUD, dal Politecnico di Milano, dalle Università Cattolica e Bocconi, con la partecipazione di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. L’intento era fornire un’occasione formativa ed informativa, agli studenti dell’Istituto e di tutte le altre scuole del territorio, sulle opportunità di sviluppo che la gestione sostenibile dei beni confiscati alle mafie può produrre per la collettività. Un aspetto non secondario dell’iniziativa è stata la partecipazione attiva degli studenti (maggiorenni e costituiti in un gruppo informale interclasse), appositamente formati, sia nelle fasi organizzative dell’allestimento e della documentazione delle attività, sia nel ruolo attivo di accompagnatori nel percorso visivo e fotografico allestito nelle sale di Palazzo Stanga.
Il premio è intitolato alla memoria del giovane partigiano Attilio Barbieri, fucilato dalle truppe di occupazione la mattinata del 26 aprile 1945 in piazza San Luca a Cremona ed è stato istituito nel 1947 per volontà dei genitori Luigi Barbieri e Annetta Cannetta. La Fondazione Città di Cremona, volendo continuare ad onorare la memoria di Attilio Barbieri attraverso modalità in linea con i mutati scenari sociali, ha individuato iniziative nel campo dell’assistenza e della solidarietà sociale realizzate da singoli e associazioni, anche informali, di giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, da premiare con risorse proprie per un ammontare complessivo di 5.000,00 euro.
La giuria del premio era formata dal sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, dal rappresentante del Vescovo, mons. Ruggero Zucchelli, dal Dirigente Scolastico del Manin Mirelva Mondini, dalla presidente e dal segretario Generale della Fondazione Città di Cremona, Uliana Garoli e Lamberto Ghilardi,