Inceneritore, intervento di 3 consiglieri medici. 'Serve diverso sistema rifiuti'
Tre consiglieri di maggioranza, guarda caso medici ospedalieri di diverse specialità, tornano sull’argomento inceneritore, dopo la diffusione della relazione Arpa che, nell’arco dell’ultimo anno ha rilevato gravi carenze nel sistema di monitoraggio delle emissioni. Dati che vanno spiegati dalla stessa agenzia regionale per l’ambiente, afferma una parte del Pd, il partito che per la sua lunga storia di governo della città, ha in questo momento i nervi più scoperti sulla questione inceneritore. E che invece consentono di trarre una conclusione certa, ossia che il sistema di smaltimento dei rifiuti è da cambiare totalmente, ad altri esponenti del partito: Roberto Poli e Lia a Beccara che, insieme a Stefania Telli di Fare Nuova la città, esprimono in un comunicato tutta la loro preoccupazione per quanto emerso, rilevando che le questioni “devono essere affrontate e risolte con la massima urgenza dal gestore”.
“Crediamo sia opportuna e giusta la pubblicazione on line delle emissioni, come già chiesto ed ottenuto dall’amministrazione comunale, a cui spetta il compito di verificare e controllare attraverso gli organismi preposti” continuano i consiglieri. “Crediamo che quanto emerso negli ultimi anni, anche alla luce dei percorsi di decommissioning avviati, confermi la necessità di pensare al sistema dei rifiuti in un’ ottica diversa, valutando i flussi di rifiuti sul territorio provinciale e le potenzialità per l’implementazione del teleriscaldamento, partendo dalle fonti rinnovabili presenti sul territorio; in questo modo si potrà arrivare, nel minor tempo possibile e sostenibile, al superamento dell’inceneritore, che per definizione brucia rifiuti ed emette sostanze”.
E’ risaputo, infatti “che l’inquinamento atmosferico ha effetti tossici comprovati scientificamente sulla salute umana. Cremona ha una elevata esposizione all’ inquinamento dell’aria per una serie di cause, anche a partire dalla sua conformazione geografica e dall’assenza di venti”. Parola di tre medici.