Cronaca

Treni, ritardi e soppressioni: i pendolari insorgono Alloni: 'Servono risposte'

Treni disastro tra le giornate di martedì e mercoledì, con una carrellata di ritardi e soppressioni che hanno portato i pendolari all’esasperazione. I problemi sono iniziati nella serata di mercoledì con la soppressione del Milano Cremona delle 18.36, a causa di un guasto agli impianti tra Crema e Castelleone. Di qui la rabbia di molti pendolari, rimasti a piedi e costretti a salire sul convoglio successivo. Ritardi pesanti per gli altri convogli della linea: dai 20 ai 40 minuti tra Cremona e l’area milanese.

Nella mattinata di oggi le cose non sono andate meglio. La giornata è infatti iniziata con un annunciato ritardo di 70 minuti per svariati convogli a causa di un guasto al passaggio a livello tra Caravaggio e Casaletto Vaprio. Con treni tra Treviglio e Cremona fermati in stazioni lungo la tratta e non più ripartiti. Ritardi di oltre un’ora per quelli successivi, che si sono protratti per tutta la mattinata. I ritardi lungo la Milano-Cremona-Mantova sono scesi a circa mezz’ora nel primo pomeriggio.

“Abbiamo raggiunto il colmo della pazienza” scrive il Comitato Pendolari Cremaschi sulla sua pagina Facebook. “Siamo stufi di promesse. Chi ci risarcisce del nostro tempo perduto? Il nostro lavoro/studio non è stare sul treno: il treno dovrebbe rappresentare il mezzo per svolgere altre attività”.

Dalla parte dei pendolari si schiera anche il consigliere regionale Agostino Alloni (Pd), che si scaglia contro Trenord e la Regione. “Gli annunci e le promesse stanno a zero se poi i risultati sono quelli che ogni giorno sono sotto gli occhi di tutti i pendolari delle linee cremasche e cremonesi” ha detto Alloni. “La Lombardia ha bisogno di una seria cura del ferro. Al di là dei proclami della Giunta e dell’assessore Sorte, ancora molto, troppo, rimane da fare”.

“Il peggio – continua Alloni – “si è raggiunto nella giornata di venerdì scorso 13 maggio e di ieri. Ci sono linee come quelle che da Cremona vanno verso Milano, sia quella che transita per Crema-Treviglio sia l’altra che passa da Codogno-Lodi, che hanno bisogno di una attenzione diversa. Vogliamo sapere dove sono i treni nuovi: è dal gennaio scorso che li stiamo aspettando. E poi, i treni diesel non dovevano sparire così come i passaggi a livello sui quali erano stati promessi investimenti? La quotidiana debacle del servizio sulla tratta Crema-Treviglio-Milano dimostra che le promesse della Regione hanno le gambe corte e si stanno trasformando in bugie. I pendolari, più di 10 mila, che tutti i giorni si trasferiscono dal cremonese a Milano sono stanchi di pagare un servizio inefficace e inadeguato. Hanno bisogno di risposte certe e di fatti conseguenti”.

LaBos

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