Cronaca

Cinema: al via rassegne per famiglie in centro, ma è poco per contrastare multisala

Le sale Tognazzi chiuse da anni: immagine-simbolo del cinema in città

Proiezioni anche di pomeriggio e di mattina nei fine settimana; programmazione ad hoc per le diverse fasce d’età, con un occhio particolare a famiglie e anziani a cui dedicare magari anche pacchetti sconto specifici. Si è riaperto ieri, in consiglio comunale il dibattito sul cinema a Cremona, grazie a due interrogazioni sul tema (Fanti, Lega Nord, sul destino dell’Arena Giardino; ed Everet, Forza Italia, sulla programmazione per gli anziani).  “La questione del cinema in città è delicata in tante parti d’Italia, perché riguarda il mercato del cinema e la sostenibilità delle sale”, ha ammesso il sindaco Galimberti raccontando dei vari incontri avuti (e ancora in corso) con i gestori cittadini.  “Abbiamo costituito a fine 2014 un ’tavolo cinema’ poi confluito nel Comitato Tognazzi, in occasione delle celebrazioni dei 25 anni dalla morte, e abbiamo incontrato anche separatamente i gestori delle sale cinematografiche cittadine: SpazioCinema, Filo e Chaplin con Arena Giardino. Dentro una progettazione complessiva sulle istituzioni culturali e sulle attività culturali, il linguaggio cinematografico è un linguaggio che va confermato e che va incentivato ed aiutato”.

A giorni, ad esempio, dovrebbe essere definita la programmazione dell’Arena Giardino (che aveva rischiato di saltare a seguito dei vandalismi dello scorso inverno) che inizierà tra meno di un mese, attorno al 6 giugno. Al suo interno dovrebbe trovare spazio almeno una rassegna dedicata alle famiglie, ma i dettagli non sono ancora noti. Se solo di questo si tratta, per rilanciare il cinema in centro città, però, è ancora troppo poco, soprattutto se raffrontato al maxi investimento che l’immobiliare che possiede il CremonaPo sta mettendo in atto in questi mesi alle porte della città. Con la ristrutturazione di alcune sale per aumentarne il numero e portare al centro commerciale anche i film d’autore, quelli che tipicamente trovano spazio nei piccoli salotti cittadini. Non nasconde la sua preoccupazione Giorgio Brugnoli, da 40 anni nel settore e gestore del Cinechaplin e dell’Arena: “La preoccupazione è fortissima, perchè  è adesso e non quando inaugureranno le nuove sale, che la città deve programmare il suo futuro. Non solo le sale cittadine, ma tutte le attività economiche tradizionali saranno pesantemente danneggiate da questa inerzia: operazioni imprenditoriali come quella delle multisala hanno la loro ragion d’essere perchè è soprattutto l’indotto a trarre giovamento dall’offerta cinematografica: attività culturali connesse, shopping, bar e  ristoranti. E’ tutto il tessuto economico cremonese che dovrebbe muoversi insieme per fronteggiare questa sfida, mentre l’ente pubblico dovrebbe ricordare che il centro commerciale venne realizzato con la promessa di contribuire anche al rilancio del centro cittadino”.

Sempre ieri in consiglio comunale il sindaco ha ribadito la totale disponibilità a collaborare con i gestori su progetti culturali che, anche a prezzi calmierati, riescano a venire incontro alle diverse fasce della popolazione. “Un primo risultato – ha detto – l’abbiamo ottenuto: quest’anno la stagione estiva dell’arena Giardino vedrà incluse rassegne particolari. Con il Filo dobbiamo ancora arrivare a una proposta concreta”. Il linguaggio cinematografico è da preservare e valorizzare, ha detto ancora il sindaco. Ma al momento non si capisce in che modo, se non con gli strumenti tipici della grande impresa commerciale.

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