Cronaca

V.Giordano, torna comitato 'no strada sud'; 5 quartieri non vogliono piste ciclabili

Intanto i cinque quartieri del quadrante centro - sud hanno pronta la lettera per l'amministrazione in cui contestano il progetto di riordino viabilistico su via Giordano: no alla doppia pista ciclabile; al massimo una sola e con via Giordano a senso unico.

Il tracciato della strada sud approvato dalla giunta di centrodestra che adesso il Comune vuole togliere dal Pgt

I cinque comitati di quartiere (Po, Giordano, Centro, Bagnara e da ultimo si è aggiunto anche Giuseppina) hanno pronto il documento da consegnare al sindaco  circa la nuova viabilità prevista in via Giordano, con restringimento della carreggiata e pista ciclabile, che non giudicano idoneo a risolvere i problemi di congestione del traffico. Una condivisione di intenti di cui aveva scritto Cremonaoggi qualche settimana fa (leggi qui)  e che adesso si concretizza con una lettera in cui si parla di “mancanza di un progetto organico su tutta la città e si contesta la scelta di realizzare una doppia pista ciclabile” lungo l’arteria cittadina, percorsa ogni giorno da circa 22mila macchine. Una ciclabile che toglierebbe un eccessivo numero di parcheggi e impedirebbe la sosta breve.
Sì alle corsie ciclabili, per il comitato di via Giordano, ma solo nel caso in cui si preveda il senso unico dall’incrocio con via del Sale fino a via san Rocco. Una soluzione poco praticabile, tuttavia, per l’assessore alla mobilità Alessia Manfredini.
E sulla strada sud, che la giunta ha intenzione di accantonare, i quartieri chiedono “che non venga stralciata dal Pgt perchè il suo mantenimento nel piano di governo del territorio non interferirebbe con le soluzioni che potrebbero essere adottate in futuro se e quando – scrivono nella missiva – la situazione economica dovesse migliorare”.

Intanto, sul fronte opposto, riemerge il Comitato ‘no strada sud’ che all’epoca della Giunta Perri organizzò una raccolta firme contro il progetto preliminare di strada sud.  ‘Da qualche settimana – scrive Simone Verde, scrive uno dei fondatori del Comitato No strada sud –  stiamo apprendendo e leggendo dalla stampa locale articoli relativi alla volontà di un gruppo di residenti di via del Giordano di ridiscutere e riprendere in mano l’idea della realizzazione della strada sud, un tema che per noi convinti sostenitori del No era data oramai da tempo seppellita ed accantonata definitivamente.

A tale proposito il Comitato contrario alla realizzazione della Strada sud che alla fine del 2011 raccolse, protocollò e depositò in Comune in meno di un anno 7000 firme di cittadini cremonesi contrari a tale progetto, ci tiene a rimarcare alcune considerazioni in merito.

L’elezione dell’attuale sindaco Gianluca Galimberti e della sua Giunta è stata possibile grazie ad un programma di buone idee e iniziative votate dalla stragrande maggioranza dei cremonesi tra i quali quelli che avevano firmato contro la strada sud; questo perché nel programma elettorale al punto 6 si diceva quanto segue “…rinuncia definitiva al progetto di costruzione della Strada Sud proponendo soluzioni adeguate alla riduzione del traffico in via Giordano” ed anche per quanto si proponeva di fare in merito all’ambiente al punto 9 “… arrestare il consumo di suolo: m3=zero”

Su questi punti non si può negare che la stragrande maggioranza dei 7000 firmatari abbia deciso di dare la fiducia all’attuale Sindaco perché questi punti fossero messi in pratica nei tempi e modi più consoni e nel rispetto delle priorità e bisogni della città”.

Quindi, la richiesta alla Giunta: “Si chiede all’attuale Giunta ed al sindaco Galimberti che la presiede che quanto scritto sul programma venga realizzato ovvero che il progetto preliminare di costruzione della Strada Sud sia definitivamente rimosso e stralciato dall’attuale PGT al fine di evitare non solo di venir meno alle promesse fatte in campagna elettorale ma anche per dare una prova e un segno di coerenza e rispetto per i tanti suoi elettori. Vorremmo una volta tanto che la politica non sia fatta come spesso accade di solo di promesse e parole ma anche di fatti concreti”. Verde inoltre intende chiedere un incontro al sindaco  per ribadire le motivazioni e sollecitare la chiusura definitiva di questo progetto, definito “una strada inutile, costosa (15 milioni di euro) e devastante per l’ambiente”.

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