Cessione del 51% di Lgh: ad Aem spettano 30 milioni
Un ‘ultimo miglio’ ancora molto faticoso da compiere, quello che dovrà condurre al trasferimento del 51% del capitale di Lgh ad A2A. Una data formalmente c’è, anche se non è detto che venga rispettata: il 4 giugno, a tre mesi dall’accordo sottoscritto a inizio marzo, che poneva precisi paletti, tra cui – uno ma non unico, il rientro di Aem Spa dall’esposizione debitoria. Nel mese che manca, i vertici di Aem e Comune dovrebbero non solo ottenere l’asseverazione del debito, ma anche far recepire nel piano industriale Lgh-A2A le linee guida dettate del consiglio comunale (tra l’altro: no potenziamento dell’inceneritore e avvio di pratiche alternative di smaltimento). Da ultimo dovrà pervenire anche il via libera dell’Antitrust all’accordo.
Alla fine del 2014, il debito di Aem Spa ammontava a oltre 109 milioni di euro, di cui 68 milioni verso istituti di credito, 28 verso Lgh e 13 milioni verso altri soggetti. Tra questi ultimi rientrano i circa 2 milioni dovuti al Comune di Cremona. I crediti erano 3 milioni verso Lgh e 10 milioni verso altri soggetti.
L’accordo siglato a inizio marzo tra Lgh e A2A per la cessione del 51% della prima alla seconda, prevede il corrispettivo di 113 milioni e 297mila euro. Per il 58% verrà versato in denaro (65 milioni e 990mila); per il 42% in azioni A2A, pari a un valore di 47 milioni e 300mila euro. All’atto del closing, quindi con la sottoscrizione del piano di rientro e la definizione del piano industriale congiunto, verranno versati 99 milioni, 52 dei quali in denaro e 47 in azioni A2A. Ad Aem Spa spetteranno complessivamente 30 milioni 600mila euro, di cui la metà in denaro e la metà in azioni, praticamente la stessa cifra dell’indebitamento di Aem verso Lgh. I residui 14 milioni verranno versati da A2A ai soci Lgh solo al verificarsi di determinate condizioni previste negli accordi.