Cronaca

Pubblicato il bando per il canile: domande entro il 9 giugno

E’ stato pubblicato in Comune l’atteso bando di gara europeo per l’appalto del canile, o più esattamente per il servizio di ricovero, mantenimento e cura dei cani vaganti e randagi rinvenuti sul territorio comunale di Cremona e dei Comuni/Unioni di Comuni convenzionati. “Così come previsto dal nuovo Codice degli appalti pubblicato lo scorso 18 aprile – commenta l’assessore all’Ambiente Alessia Manfredini – la formula della gara europea garantisce la massima trasparenza”. La selezione dei partecipanti avverrà mediante procedura aperta, applicando quale criterio per la valutazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, garantendo il miglior rapporto tra qualità e prezzo. L’affidamento del servizio è relativo al periodo 1° luglio 2016- 30 giugno 2018 per un importo a base d’asta pari a 250.819,60 (IVA esclusa). Il termine per la presentazione è fissato per le ore 12,30 del 9 giugno 2016.

Una bando  molto atteso soprattutto da chi, come il capogruppo della Lega Nord Alessandro Carpani, attraverso un’interrogazione discussa in Consiglio qualche settimana fa, aveva gettato pesanti ombre sulle modalità di alienazione di una parte dell’area destinata a canile, all’associazione che da oltre 10 anni gestisce il servizio, l’Associazione Zoofili. Ancora più recente, l’ordine del giorno con cui chiedeva al Comune di imporre nel bando la presentazione del certificato del casellario giudiziale e il certificato dei carichi pendenti relativi a ciascun socio (leggi qui).

Come spiega il Comune in un comunicato, “gli interessati, in possesso dei requisiti come previsto dal nuovo Codice dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti, potranno partecipare alla gara se disporranno, a qualsiasi titolo all’atto di aggiudicazione, di un’ apposita struttura, localizzata in ambito provinciale ad una distanza adeguata a garantire il servizio in piena efficienza ed efficacia. Non è ammessa la partecipazione alla gara di concorrenti per i quali sussistono le cause di esclusione di cui all’art. 80 del nuovo Codice degli appalti. La struttura dovrà essere composta da una sezione da destinare a canile rifugio e da un’altra da destinare a canile sanitario, con una capienza tale da garantire il ricovero di un numero medio annuale stimato in 90 unità, oltre ad essere munita delle necessarie autorizzazioni all’espletamento del servizio.

Il capitolato prevede particolari obblighi a garanzia di una gestione del servizio in piena sintonia con le recenti indicazioni in tema di tutela del benessere degli animali da affezione.

Particolare attenzione sarà riservata ad alcune attività aggiuntive, che costituiranno fattori di premialità in quanto andranno a migliorare le prestazioni minime previste nel capitolato d’appalto. Grande rilievo quindi alle modalità di affido che dovranno essere svolte in collaborazione con veterinari comportamentalisti per garantire le migliori condizioni di adattabilità degli animali alla nuova famiglia. Il lavoro di specialisti è inoltre richiesto per garantire il recupero e per dare nuove possibilità di adozione a quegli animali che si trovano in situazioni di criticità”.

Nel bando è prevista anche la possibilità di avviare adozioni a distanza, nonché progetti didattici presso le scuole e corsi di educazione di base. Sarà inoltre fattore premiante la promozione di attività di comunicazione ed accoglienza dei cittadini presso la struttura, con l’intento di facilitare i rapporti con i nuovi gestori, promuovere l’adozione e segnalare e gestire ogni eventuale criticità. Il nuovo gestore dovrà infine garantire l’attivazione di un presidio per la gestione di eventuali situazioni di emergenza che si potrebbero verificare.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...