Politica

Sfratto ai centri sociali. Obiettivo Cremona: 'Dal Comune solo belle parole'

Dopo la risposta del Comune all'interrogazione del 15 marzo sui centri sociali da parte del gruppo Obiettivo Cremona con Perri, arriva il comunicato dei tre consiglieri Ceraso, Amore e Sozzi. 'I centri sociali sono rimasti comodi al loro posto e pagano regolarmente l'affitto'.

AGGIORNAMENTO – Dopo la risposta del Comune all’interrogazione del 15 marzo scorso sui centri sociali da parte del gruppo Obiettivo Cremona con Perri, arriva il comunicato dei tre consiglieri Ceraso, Amore e Sozzi, che replicano: “Dopo lunga gestazione apprendiamo che il Comune effettivamente non ha rinnovato le convenzioni ai centri sociali, come aveva promesso. E però, percepisce puntualmente il canone di locazione. Quindi si sbagliava chi come noi aveva capito che ‘non rinnovare le convenzioni’ volesse dire sfrattare i centri sociali. Si è trattato solo di un fine gioco di parole perchè in realtà i centri sociali sono rimasti comodi al loro posto e pagano regolarmente l’affitto. Ma chi stabilisce il canone di affitto, se non c’è una convenzione? E in nome di cosa si riscuote suddetto canone, se non vi è un contratto? E la dura reazione promessa dal sindaco? Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione che questa è l’amministrazione delle belle parole ma che poi a metterle in pratica è tutta un’altra faccenda. Ci assicurano però che il segnale forte a lungo promesso è lì lì pronto per rivelarsi, appena sarà finita la fase di studio.
Ma non sarebbe più onesto che sindaco e giunta ammettessero di averla sparata grossa, e ora di non sapere più come uscirne? Tanto la gente già l’ha capito. Non si richiede di immolarsi al senso del dovere rispetto agli impegno presi, per carità. Ma cerchiamo di conservare almeno il senso del ridicolo”.

Qual è l’attuale situazione dei centri sociali cremonesi, dopo i fatti dello scorso 24 gennaio? Cosa sta facendo il Comune nei confronti delle associazioni in questione? Queste le domande dei consiglieri del gruppo Obiettivo Cremona con Perri Maria Vittoria Ceraso, Luigi Amore e Andrea Sozzi a cui hanno risposto gli assessori alla Sicurezza e al Patrimonio Barbara Manfredini e Andrea Virgilio. “Subito dopo i fatti del 24 gennaio 2014”, si legge nella risposta all’interrogazione, “il sindaco ha dichiarato che l’amministrazione non avrebbe rinnovato le convenzioni con i centri sociali protagonisti degli atti violenti, e così ha fatto: il 18 gennaio 2015 la giunta ha deciso di non rinnovare i contratti di utilizzo dei luoghi di proprietà del Comune di Cremona. Non solo, il Comune si è costituito parte civile in entrambi i processi per devastazione relativi ai fatti del 24 gennaio 2014 che la giunta ha ritenuto ‘gravemente lesivi degli interessi patrimoniali e non patrimoniali della comunità cremonese’. In attesa della conclusione dei processi, inoltre, l’amministrazione ha avviato un confronto con le forze preposte all’ordine pubblico, in particolare Prefettura e Questura, per valutare e concordare ulteriori azioni che richiedono necessariamente il coinvolgimento del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza. Tale percorso, che richiede rigore ed equilibrio, è ancora in corso e ha come primo obiettivo la tutela della sicurezza della cittadinanza”.

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