Cronaca

Edilizia scolastica, al territorio cremonese quasi 3 milioni dalla Legge di Stabilità

Fondi in arrivo dalla Legge di Stabilità 2016 per l’edilizia scolastica: per il territorio cremonese sono stati stanziati 2.890.000 euro dei 480 milioni di euro complessivi messi a disposizione dal Governo Renzi. Sono infatti state accolte quasi tutte le richieste presentate dagli enti cremonesi. Chi ottiene di più è il Comune di Palazzo Pignano, in fascia A, che ottiene 690mila euro. Nella fascia C (erogazione del 55% di quanto richiesto) chi intasca di più è la Provincia di Cremona (362mila euro), mentre nelle casse del Comune di Cremona entrano 51.700 euro.

Tre le modalità nel quale si poteva accedere agli spazi finanziari: la fascia A legata a fondi BEI già concessi; la fascia B legata alla delibera Cipe 2014, meglio conosciuta come la manovra “scuole sicure e scuole nuove” del governo Renzi; la fascia C di Libero accesso. per le prime due fasce si è provveduto a erogare il 100% degli spazi richiesti. Per la fascia C, considerando le numerose richieste pervenute a livello nazionale, il Governo ha proposto in sede di conferenza unificata stato-città di effettuare una ripartizione lineare che ha pertanto previsto una riduzione pari a circa il 55% rispetto alle richieste iniziali effettuate dai Comuni. Sarà previsto un monitoraggio da effettuarsi entro il mese di luglio al fine di verificare che tutti i beneficiari possano dare corso alle opere. Qualora qualche Comune rinunciasse all’utilizzo degli spazi finanziari concessi è prevista una nuova ripartizione delle somme eventualmente disponibili secondo il principio della perequazione orizzontale.

“Questi spazi finanziari – precisa Michel Marchi, presidente dipartimento piccoli comuni Anci Lombardia e Sindaco di Gerre de’ Caprioli – sono una vera e propria boccata d’ossigeno per i Comuni, soprattutto se piccoli. Ad oggi abbiamo nella quasi totalità dei comuni italiani tanti lavori da fare, tanti soldi in cassa negli avanzi di amministrazione e nessuna possibilità di spendere per i vincoli del patto di stabilità. Oggi grazie a queste manovre, alle quali si auspica potrebbe aggiungersi anche uno sforzo di Regione Lombardia, possiamo tornare a fare investimenti importanti sul territorio, ritornando così maggiori servizi ai nostri cittadini e contribuendo a risollevare il mercato del lavoro e dell’edilizia”.

RIPARTIZIONE DEI FONDI NEL CREMONESE

Fascia A
Capergnanica 172.500
Casaletto Ceredano 103.500
Casalmaggiore 440.000
Credera Rubbiano 40.000
Palazzo Pignano 690.000
Provincia di Cremona 53.000

Fascia C
Agnadello 65.500
Bonemerse 48.800
Casaletto Vaprio 81.200
Chieve 112.300
Corte de’ frati 111.000
Credera Rubbiano 7.900
Cremona 51.700
Gerre de’ Caprioli 48.800
Madignano 186.500
Pescarolo ed Uniti 26.400
Pieve San Giacomo 26.600
Ripalta Cremasca 59.900
Robecco D’Oglio 8.800
San Bassano 22.200
San Giovanni in Croce 33.300
Solarolo Rainerio 42.100
Soresina 32.800
Stagno Lombardo 17.900
Trigolo 42.100
Provincia di Cremona 362.600

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